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Cronaca

Sequestri di beni a Napoli per il boss della mafia catanese Cappello

La sua cosca, catanese, era fortemente legata alla città partenopea: la sua compagna Maria Rosaria Campagna (in carcere come lui) è napoletana

Sequestro di beni anche a Napoli per Salvatore "Turi" Cappello, 61 anni, boss mafioso attualmente detenuto al 41bis. Il valore è di circa 100mila euro. Dalle indagini si è scoperto che la sua attività aveva portato ad intestare ad altri beni ritenuti "pienamente riconducibili a lui e alla compagna" Maria Rosaria Campagna, 51 anni, anche lei detenuta.

A venire confiscata un'azienda con sede a Napoli, riportante l'insegna "I due vulcani". Denominazione che per gli investigatori evoca l'unione delle citta di Catania (località di origine di Cappello) e di Napoli (luogo di nascita di Maria Rosaria Campagna).
Sequestrato anche un immobile intestato al figlio Santo Cappello, a Napoli, e un motociclo intestato alla Campagna.

Cappello, ritenuto dagli investigatori capo dell'omonima cosca mafiosa catanese, è stato condannato all'ergastolo. I suoi beni erano stati già oggetto di approfondite indagini – dal 2004 al 2017 – da parte degli inquirenti.

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