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Cronaca

Registro delle unioni civili, Sepe: "Ci sono altre priorità"

Il cardinale: "Niente contro queste persone, ma ci sono delle cose che come cattolici non possiamo accettare. Farò presente le mie preoccupazioni a de Magistris". Caldoro: "Bisogna pensare alle famiglie"

La delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta de Magistris che istituisce il registro delle unioni civili non convince Crescenzio Sepe. arcivescovo di Napoli. E sulla stessa linea si ritrova il governatore Stefano Caldoro. Insieme per la presentazione del libro «Ai liberi e forti» dell'ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi. 

Per Sepe, si legge su Il Mattino, il registro per le coppie di fatto non rientra tra le priorità. "Non credo -che le unioni civili siano tra i problemi importanti e attuali". Ciò non significa una completa chiusura tant'è che due anni fa l'arcivescovo ricevette in forma privata una delegazione dell'associazione «I Ken» guidata da Carlo Cremona. Oggi Sepe ricorda: "Niente contro queste persone, per loro ho un rispetto totale senza nessun tentennamento. Però è chiaro che ci sono delle cose che come cattolici non possiamo accettare. È chiaro, farò presente anche le mie preoccupazioni, anche al sindaco de Magistris, vedremo in quali forme"£.

Dello stesso parere è Caldoro. "on mi sembra il problema principale, non mi sembra questo il momento opportuno. La città si aspetta altre risposte. I diritti delle persone e dell'individuo vanno garantiti e la mia storia personale su questo piano è nota. Ma è un errore farlo con argomenti strumentali. Non è questa la strada. Non ci si può nascondere dietro il paravento dei diritti civili per evidenziare manifesti politici». Bisogna concentrarsi - sostiene - sulle famiglie, sulle famiglie numerose. Sono queste le unioni da tutelare».

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