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Cronaca

Concordia, il libro delle polemiche: Schettino lo dedica ai familiari delle vittime

Si chiama "Le verità sommerse" il libro scritto dal capitano della nave che affondò all'Isola del Giglio e dalla giornalista Rai Vittoriana Abate. Prima ancora dell'uscita fa già discutere

"Le verità sommerse", il libro di Francesco Schettino, sta facendo discutere ancor prima della sua uscita. La polemica si basa su di un'aticipazione su tutte: il fatto che l'ex capitano della Costa Concordia lo abbia dedicato ai familiari delle vittime, "a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari, perché a loro è dovuta la verità più che a ogni altro".

Schettino, condannato (l'unico) a 16 anni in primo grado per il naufragio della nave al largo dell'isola del Giglio, ha scritto il libro con la giornalista Rai Vittoriana Abate: si tratta di una sorta di memoriale, particolarmente incentrato sulla vicenda umana del capitano. In esso, Schettino racconta – attraverso ben 608 pagine – la dinamica dell’incidente costato la vita a 32 persone. Il tutto attraverso un punto di vista forte e personale, che lo porta anche ad affermare che il suo errore più grande "è di non essere morto quella notte del naufragio".

La Abate e Schettino si soffermano poi sugli aspetti tecnici che hanno portato alla tragedia: perché, ad esempio, il generatore d’emergenza andò in tilt? Cosa accadde alle porte stagne? Una serie di interrogativi cui i due autori provano a dare risposta attraverso il racconto del capitano, le carte del processo, e quanto registrato dalla scatola nera della Concordia.

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