Manca la vigilanza: chiusi gli Scavi di Ercolano
"Un'unità della vigilanza si è assentata improvvisamente per malattia, rendendo impossibile per motivi di sicurezza l'apertura del sito", si legge in una nota della Soprintendenza Speciale per i beni archeologici
Gli scavi di Ercolano sono stati chiusi alle 13 del 6 luglio a causa della carenza del personale di vigilanza. La Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, in una nota, "Nell'amareggiarsi per i disagi causati ai visitatori, sottolinea la criticita' della situazione che da tempo ormai grava sui siti archeologici vesuviani". Ad Ercolano sono disponibili 36 addetti alla vigilanza distribuiti su 5 turni.
Negli scavi di Ercolano ci sono al massimo di 6-7 custodi per turno per un'area di 4,5 ettari, dotata di tre ingressi, anch'essi da sottoporre a controllo. Numeri che consentono normalmente di garantire la tutela del monumento, ma non l'ottimale pubblica fruizione.
In questo caso è bastato che un'unita' prevista per il servizio si sia assentata improvvisamente per malattia, rendendo impossibile per motivi di sicurezza l'apertura del sito.