Ucciso dal cancro il Vicecommissario Roberto Mancini: indagò sui rifiuti tossici interrati dalla camorra

Non ce l'ha fatta il Vice Commissario Roberto Mancini, ha perso la lunga e dura battaglia contro il tumore.

Il commissario della Criminalpol ha svolto per anni indagini approfondite sul traffico di rifiuti tossici interrati dalla camorra, in particolare nella cosiddetta Terra dei Fuochi, e per seguirne le piste ha respirato, toccato e assimilato i veleni che ne scaturivano. Per questo motivo ha contratto un tumore ai linfonodi che, alla fine, non gli ha lasciato scampo.

Ma il grande impegno, il coraggio e il grande valore di Roberto Mancini, quelli la malattia non ha potuto intaccarli. Nemmeno la morte può farlo. Si deve in buona parte a lui tutto quello che negli anni si è scoperto sulla Terra dei Fuochi. Fu proprio il commissario che, per primo, consegnò nel 1996 un'informativa alla Dda di Napoli in cui veniva descritta l'attività criminale che avvelenava la Campania. Il suo rapporto, però, è rimasto chiuso in un cassetto per molti anni, per essere ripreso poi per il recente processo a Cipriano Chianese, imputato insieme ad altri, per disastro ambientale e inquinamento di falda acquifera.

Un'informativa che dà un quadro generale ed esaustivo del sistema di smaltimento illegale dei rifiuti tossici, al cui interno ci sono già elementi descrittivi dei legami con la politica, con la Pubblica amministrazione e con la massoneria. Un rapporto, spiegò in un'intervista lo stesso Commissario, che se portato alla luce immediatamente, probabilmente avrebbe potuto contribuire ad evitare una parte dell'enorme danno sanitario-ambientale di cui è vittima una parte della Campania.