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Cronaca

Rapina a mano armata al centro scommesse: “Fai presto, ti sparo”

Prelevò tutto l'incasso. Ora a processo

P.P., napoletano del 1980, sarà processato dal Tribunale di Napoli, terza sezione collegio B, perché ritenuto responsabile di una rapina pluriaggravata, porto e detenzione di arma, ricettazione di due scooter, avvenuta a Napoli il 12 Febbraio scorso, quando in via Cavallino, con un complice non ancora identificato, prelevó tutto l’incasso, puntando una pistola ai danni dei cassieri dell’Eurobet, urlava “dammi i soldi o ti sparo”. 
L’uomo, difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, è detenuto nel carcere di Poggioreale. 

P.P. è stato destinatario anche di un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere per fatti simili. 

Una banda che per mesi ha seminato terrore tra Secondigliano, Miano e i centri dell’hinterland. Sei persone raggiunte qualche giorno fa da ordinanza di custodia cautelare (firmata dal gip Fabio Lombardo) eseguita dagli uomini della squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) e del commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito): le accuse nei confronti dei sei quella di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di rapina, porto e detenzione illegale di armi e ricettazione. Agli indagati sono state contestate sei rapine e una tentata rapina commesse in danno di centri scommesse, esercizi commerciali ed avventori degli uffici postali. In carcere sono finiti C.M., indicato come il capo del gruppo, P.P., C.C, M.S., E.S. mentre è finito ai domiciliari S.V. Indagini partite da una rapina avvenuta su Corso Secondigliano nell’ottobre dello scorso anno: la vittima, dopo aver parcheggiato la sua auto, sarebbe stata affiancata da due persone in sella ad un motociclo che puntandogli una pistola contro gli avrebbero portato via 900 euro da lui precedentemente prelevati.

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