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Cronaca

Raccolta oli esausti, a Napoli 12 cisterne

Si tratta delle prime di 75mila unità che, su iniziativa di Iacp Napoli, copriranno città e provincia

Dodici le cisterne per la raccolta di oli esausti sono da oggi attive a Napoli: quattro nel quartiere di Fuorigrotta (rione Duca D'Aosta, rione Atan, rione Ferrovieri, rione Miraglia), sei nel Rione Luzzatti, una nel rione Cristoforo Colombo e una nel rione Mario Pagano di Barra.

Si tratta delle prime di 75mila unità coperte dall'iniziativa promossa dallo Iacp di Napoli e Provincia per la raccolta di oli esausti da cucina. ''L'iniziativa nasce dalla difficoltà di smaltimento degli oli da cucina - ha spiegato Carlo Lamura, presidente Iacp Napoli - l'obiettivo sarà quello di coprire 45mila città campane entro il 2014''. La convenzione, siglata da Iacp e Lem, non comporterà oneri per la Regione Campania, l'azienda infatti si occuperà del servizio di raccolta e recupero degli oli esausti, in maniera del tutto gratuita.

La raccolta, partita nei rioni dell'Istituto Autonomo Case popolari della provincia di Napoli, vedrà una copertura nel prossimo anno di circa 503 edifici, 1797 alloggi e 360 cisterne installate. In media 10 cisterne per 50 famiglie. ''La nostra intenzione sarà quella di diventare un modello a livello nazionale - ha dichiarato Giovanni Romano, assessore all'ambiente della regione Campania - questa iniziativa conferma la creatività in un settore che ha bisogno di idee nuove e che possa servire a ridurre l'inquinamento ambientale, soprattutto se si pensa che attualmente gli oli da cucina finiscono nelle fogne e mandano in tilt gli impianti di depurazione''.

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