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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Pentito parla di Tina Rispoli: "Lei è il capo del clan Marino"

La moglie di Tony Colombo resta in carcere

"E' Titina che gestisce la famiglia là", "è lei il capo del clan Marino". A parlare di Tina Rispoli, conferendole il ruolo di boss, è Salvatore Tamburrino, il collaboratore che ha consentito di far arrestare dopo oltre 14 anni di latitanza Marco Di Lauro (alias "F4") ex reggente dell'omonimo clan di camorra di Secondigliano fondato dal padre Paolo, detto "Ciruzzo o' milionario".

I giudici del Riesame, seguendo l'onda della DDA e del Gip di Napoli, considerano Tamburrino un "collaboratore di estremo rilievo". "Lo spessore criminale della Rispoli - scrivono - è correlato anche alla disponibilità... di ingenti ricchezze che le consente... di supportare affari di sodalizzi che le si rivolgono per affari che richiedono un sostegno economico; in particolare - spiegano i giudici - questo è avvenuto con il clan Di Lauro, con il quale i punti di raccordo e di rapporti personali sono molti".

"Tina è il capo"

Tamburrino, per la Procura, è un "pentito affidabile". Le sue dichiarazioni, ricordiamo, hanno messo in luce una "fetta" importante delle dinamiche del clan che gestiva la più grande piazza di spaccio d'Europa, protagonista di sanguinose faide con centinaia di morti. Le parole di Tamburrino su clan Marino - una volta era guidato dal marito della Rispoli Gaetano Marino (detto 'moncherino') e dal fratello Gennaro (soprannominato McKay) - descrivono Tina Rispoli come il vertice del clan che gestiva una piazza di spaccio nelle "Case Celesti" di Secondigliano.

Le sue dichiarazioni sono inserite nelle motivazioni con le quali il tribunale del Riesame di Napoli (ottava sezione, collegio A, presidente Oriente Capozzi), ha confermato l'arresto in carcere a cui la Rispoli che si è opposta con i suoi avvocati.

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