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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il 23 novembre padre Ludovico da Casoria diventerà santo

Cerimonia di canonizzazione in piazza San Pietro celebrata da Papa Francesco

Domenica 23 novembre padre Ludovico da Casoria, proclamato beato da Giovanni Paolo II il 18 aprile del '93, diventera' santo nel corso della cerimonia di canonizzazione in piazza San Pietro celebrata da Papa Francesco che, arrivando ad Assisi, il 4 ottobre dell'anno scorso, incontro' i disabili ospitati nell'istituto Serafico e ricordo' che a fondarlo era stato il frate napoletano.

La canonizzazione del francescano giunge proprio nel corso del bicentenario della nascita. Padre Ludovico diventera' santo per il riconoscimento del miracolo della guarigione, avvenuta 20 anni fa, da una grave malformazione congenita al ginocchio di una neonata di nome Ida. "Singolare figura di Frate Minore, ardente testimone della carita' di Cristo e grande figlio della Chiesa di Napoli", lo defini' Giovanni Paolo II in occasione della Beatificazione. Il suo corpo si trova nell'Ospizio di Posillipo dove e' meta del pellegrinaggio e della venerazione di tanti fedeli.

Ludovico da Casoria, al secolo Arcangelo Palmentieri, sacerdote dell'Ordine dei Frati minori, nacque a Casoria l'11 marzo 1814 e mori' a Napoli il 30 marzo 1885. Si distinse per la sua attivita' di assistenza ai bisognosi e la fondazione di case di accoglienza, cominciando dal riscatto di bambini schiavi dell'Africa nera per continuare con l'istruzione di giovani in condizioni disagiate. Nel 1859 nacque la Congregazione dei frati della carita', detti bigi, dal colore dell'abito e nel 1866 sorse la Congregazione delle Suore di Sant'Elisabetta che avevano tra le loro peculiarita' la preghiera per i moribondi e il seppellimento dei cadaveri in tempi in cui i cimiteri erano ancora pochi.

Numerosi gli istituti carita' nel nome di padre Ludovico, in tutta Italia. Tanti i ragazzi tolti dalle strade. Fu creato anche, sulle ceneri di un vecchio lazzaretto, un ospizio marino per vecchi pescatori a Posillipo: per lui erano "non soltanto un tema per le cartoline di Napoli pittoresca, ma una umanita' tutta a se', dipendente dai capricci del mare, e con un destino precario". A fianco ai pescatori c'erano i bambini affetti da scrofolosi, una forma particolare di tubercolosi e che in quel posto potevarno respirare l'aria del mare. Padre Ludovico fu antesignano della carita' concreta anche con la creazione di un'opera, quella de 'casi disperati' che aiutava famiglie in difficolta' con un fondo di denaro.

Ad Assisi nacque nel 1871 quell'Istituto serafico ricordato da Papa Francesco, destinato ad accogliere ciechi e sordomuti e nel contempo in altre citta' realizzo' convitti per orfani. Non si limito' solo all'assistenza materiale ma fondo' a Napoli un'Accademia cattolica di religione e scienze alla quale fu legato, tramite contatti epistolari, anche Niccolo' Tommaseo. Coi suoi interlocutori si esprimeva spesso in dialetto napoletano ma conosceva l'inglese e il francesce, oltre al linguaggio dei segni per poter colloquiare coi sordomuti. Fu stimato dai Papi, Pio IX e Leone XII, sostenuto dai re delle due Sicilie, Ferdinando II e Francesco II, ma soprattutto amato dal popolo e ricordato da tanti come il santo della carita'.

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