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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"A Napoli piovono gabbiani": paura tra la gente

Sos Gabbiani: "Ben 20 casi in due settimane. Siamo arrivati alla fase finale della stagione riproduttiva degli uccelli: i giovani si lanciano in aria per imparare a volare"

A Napoli piovono gabbiani, ma anche passerotti ed esemplari di altre specie, precipitano nei cortili, in strada o nei pozzi di luce degli edifici, per lo spavento dei residenti e la preoccupazione dei consimili.

Cosa accade? Come spiega SOS Gabbiani, progetto dell’Ambito Territoriale di Caccia di Napoli, "siamo arrivati alla fase finale della stagione riproduttiva degli uccelli: i giovani (pulli) si lanciano in aria per imparare a volare. Fa parte della fase di apprendistato che i pennuti atterrino al suolo e non sappiano ripartire. Ma quando capita in città sono problemi per gli animali e per gli uomini che si trovano a soccorrerli. Nelle ultime due settimane le richieste di intervento per aiutare bianchi pennuti del mare precipitati al suolo sono state più di 20. Cinque nella sola giornata di lunedì: due casi a piazza Municipio, uno a Santa Lucia, uno in zona piazza del Gesù e l’ultimo a Calvizzano, dove sono stati allertati i carabinieri".

Nel loro habitat naturale i gabbiani saprebbero cavarsela da soli. Non succede così in un contesto urbano. “Il nostro obiettivo è mettere di nuovo il giovane gabbiano nelle condizioni di spiccare il volo e ricongiungersi alla propria colonia – spiega il responsabile Fabio Procaccini –. Il pullo va coperto per pochi secondi con un telo: al buio rimarrà immobile. Va messo poi in un una scatola di cartone forata e trasportato su un tetto nelle vicinanze del rinvenimento. Una volta liberato, prenderà il volo e si ricongiungerà ai genitori".

Lo staff di Sos Gabbiani ha anche un suggerimento da rivolgere ai cittadini. “Riscontriamo le maggiori difficoltà quando i pulli cadono nelle vanelle, cioè i piccoli pozzi di luce degli edifici – conclude Procaccini, soprannominato per la sua conoscenza del comportamento dei bianchi pennuti del mare “l’uomo che sussurra ai gabbiani” –. Chiudendo le aperture da marzo a luglio con semplici reti removibili si aggira il problema, risparmiando ai piccoli gabbiani il trauma della caduta in uno spazio angusto e ai residenti un po’ di stress”.

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