rotate-mobile
Cronaca

Camera ardente per l'ultimo partigiano, Manfredi: "Amoretti testimone del riscatto"

Presenti, tra i tanti accorsi a rendere omaggio ad un uomo simbolo della città, il sindaco Gaetano Manfredi ed il suo predecessore a Palazzo San Giacomo Luigi de Magistris

È aperta nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino la camera ardente per Antonio Amoretti, l'ultimo partigiano napoletano delle Quattro Giornate scomparso questa mattina. Nato a Napoli nel 1927, aveva compiuto 95 anni lo scorso 11 settembre.

Per tanti anni Amoretti ha guidato l'Anpi provinciale di Napoli. La sua missione, come lui stesso amava dire, era andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi di oggi che cosa erano state le Quattro Giornate e diffondere i valori della Resistenza e delle libertà.

“La scomparsa di Antonio Amoretti - ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi - lascia un grande vuoto in città. È stato un grande testimone, anche in tantissime scuole di Napoli e di tutta l’area metropolitana di un momento tragico ma anche di riscatto politico e sociale della nostra città. Questa perdita arriva proprio alla vigilia del 2023 data nella quale celebreremo gli 80 anni dalle Quattro Giornate e in quella occasione certamente inseriremo un ricordo di Amoretti nel programma che stiamo definendo insieme ad un comitato di esperti guidato da Guido D’Agostino”.

Presente, tra i tanti accorsi a salutare per un'ultima volta un simbolo della città, anche l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

La notizia della morte e i messaggi di cordoglio

Questo, stamane, il messaggio di ricordo pubblicato sulla pagina social ufficiale dell'ANPI: "Salutiamo, con grande dolore, Antonio Amoretti, ultimo partigiano delle Quattro giornate di Napoli, lo scugnizzo 'Tonino ‘o biondo', componente della presidenza onoraria ANPI, per tanti anni presidente dell'ANPI provinciale del capoluogo campano. Antonio è stato protagonista, e perciò prezioso testimone, in particolare per i giovani, della Resistenza al nazifascismo, un uomo quotidianamente impegnato affinché lo spirito repubblicano, i principi della Costituzione, fossero il pilastro della vita pubblica, motore di libertà e convivenza civile. Grazie Antonio".

Il messaggio di cordoglio dell'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “È morto l’amico e compagno Antonio Amoretti, grande partigiano, presidente per tanti anni e durante il mio mandato di sindaco dell’ANPI di Napoli. Partigiano delle quattro giornate di Napoli nel settembre del 1943, il ragazzo che a sedici anni prese il fucile per fare la resistenza armata e per contribuire a liberare Napoli dall’oppressione nazifascista. Quanti incontri, cortei, dibattiti, lotte che abbiamo fatto insieme caro Antonio, amico mio, mi mancherai assai. Lasci un vuoto enorme che solo la memoria storica può colmare. Ti ho stimato immensamente e ti ho voluto un bene profondo. Alla tua bellissima famiglia va il mio abbraccio partigiano. Addio Antonio".

Al Comune di Napoli bandiere a mezz'asta

Le bandiere istituzionali di Palazzo San Giacomo e della sede del Consiglio comunale di Napoli in via Verdi, sono rimaste oggi e rimarrano domani a mezz’asta in segno di lutto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera ardente per l'ultimo partigiano, Manfredi: "Amoretti testimone del riscatto"

NapoliToday è in caricamento