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Il caso / Melito di napoli

La proposta shock: “Metal detector nelle scuole”

A richiederlo sono state alcune madri di scuole di Melito di Napoli e il consigliere Borrelli si è fatto portavoce

"Le mamme ci hanno raccontato e fatto capire quanto è importante il ruolo della famiglia in queste battaglie, che io sento di sostenere fino in fondo. Hanno chiesto tre cose: videosorveglianza interna e esterna alla scuola, sembra surreale ma nessuno l'ha mai chiesta; metal detector per l'ingresso a scuola, qualcuno potrà storcere il naso ma qua dentro sono entrati ragazzini con i coltelli, quindi per me la richiesta è totalmente legittima; intervento dello Stato a Melito, come ha chiesto il sindaco, così come c'è stato per Scampia e Secondigliano. Servono tolleranza zero e piena presenza delle forze dell'ordine, zone presidate, azioni contro la criminalità organizzata e l'incivilita diffusa".

Sono le richieste formulate da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde in Campania, che questa mattina ha partecipato a una manifestazione di genitori e alunni della scuola media Marino Guarano di Melito di Napoli, l'istituto scolastico dove è stato trovato il cadavere del docente Marcello Toscano. "Alcuni mesi fa - ricorda Borrelli - ci fu un accoltellamento all'interno di questa scuola. Il protagonista della vicenda, uno studente, a quanto mi risulta non è stato bocciato ma promosso, la preside dovrà spiegare il perché. Un'azione disciplinare forte nei confronti di chi sbaglia è necessaria, non vorrei che il ragazzino, problematico, sia stato scaricato su un'altra scuola. Non è così che si fa educazione, chiederò approfondimenti".

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