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Cronaca

Maschere di teschi sulle statue del centro: è una protesta degli ambientalisti

Episodi simili sono stati registrati anche in altre città italiane e portano la firma di "Extintion rebellion"

Maschere di teschi sono state messe su diverse statue del centro di Napoli. La scoperta è stata fatta questa mattina e in tanti si stanno chiedendo chi le ha messe e per quale motivo. La maschera è di cartapesta, ha la forma di un teschio, una corona di foglie e sulla bocca ha una croce nera. 

Ad essere colpite, come detto, sono state diverse statue cittadine, a partire da quelle dei Re di Napoli all'esterno di Palazzo Reale. Ma piazza del Plebiscito non è stata l'unica colpita da questo "raid" notturno. Segnalazioni arrivano, infatti, anche da piazza Bovia e via Caracciolo.

Teschi su statue del centro (Foto De Cristofaro - NT)

Dietro le maschere, la mano degli ambientalisti

Questa "manifestazione", però, non è nuova. Episodi simili sono stati registrati anche in altre città italiane come Milano, Roma e Palermo. Resta il mistero sugli autori e, come detto, sul perché del gesto. Si tratta di un'opera d'arte? Di una forma di protesta? O di un atto vandalico? Una risposta, tuttavia, potrebbe esserci.

Dietro le maschere di Napoli, infatti, così come a Firene - ad esempio - potrebbe esserci il movimento ambientalista "Extintion rebellion". Il movimento, nato nel Regno Unito nel 2018, si definisce apartitico e mira (con azioni non violente) a spingere i governi a dare maggiore atteznione all'emergenza climatica.

Le manifestazioni di questo movimento (come quello delle maschere) sarebbero aumentate in vista della Precop26, la riunione dei delegati di 40 governi del mondo in preparazione della Cop26 di Glasgow che si terrà a novembre novembre. "Extintion rebellion", come si apprende dai social, ha base anche in Italia e, in particolare, anche nella città di Napoli.

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