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Cronaca

È viva, ma non per l'Inps. "Restituisca l'assegno di invalidità"

Secondo l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Maria Molettieri, 69 anni, era morta dal primo luglio scorso. L'anziana ha dovuto raggiungere la sede napoletana con un "certificato di esistenza" in vita rilasciato dal Comune

Disavventura per un'anziana donna invalida. Secondo l'Inps Maria Molettieri, 69 anni, era morta dal primo luglio scorso. La donna lo ha scoperto qualche giorno fa quando un funzionario della banca, dove viene accreditato l'assegno di invalidità, ha chiamato a casa per chiedere agli "eredi" di restituire la somma di circa 800 euro.

L'anziana ha dovuto così raggiungere la sede napoletana dell'Inps per dimostrare di essere viva con un "certificato di esistenza" in vita rilasciato dal Comune. La causa del pasticcio? Un caso di omonimia.

Maria ora dovrà rivolgersi all'Agenzia delle Entrate per fare definitivamente chiarezza, ma le perplessita restano. "Siamo rimasti meravigliati per quanto accaduto - ha spiegatp Barbara, la figlia - Un disguido, per carità, può accadere ma l'importante è porre rimedio in fretta". E intanto Maria, vedova da giugno, non se ne fa una ragione. "Mi meraviglio anche perché lo scorso 16 agosto mi è stata assegnata la pensione di reversibilità di mio marito. Che dire? Speriamo solo che facciano in fretta per chiarire questa vicenda che mi appare davvero assurda"

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