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Cronaca

La Cassazione dà ragione a Maradona, Pisani: "Mai stato un evasore. Perseguitato per 30 anni dal Fisco"

L'avvocato difensore del campione argentino, scomparso tre anni fa, a NapoliToday: "Ora chi risarcirà la sua memoria?"

I giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso degli eredi di Diego Armando Maradona contro una sua presunta maxi evasione fiscale. La vertenza era legata ai compensi versati dal Napoli al campione argentino, morto tre anni fa, nella seconda metà degli anni Ottanta: nei pagamenti dei diritti di immagine su conti esteri (in Liechtenstein) da parte di due società straniere si configurò un'evasione fiscale, all'epoca di 40 miliardi di lire, poi lievitata negli anni a 37 milioni di euro, più di metà dei quali in interessi di mora. Ma la sezione tributaria della Cassazione (presidente Roberta Crucitti) ha accolto il ricorso discusso dall'avvocato Massimo Garzilli, che rappresenta Diego Armando Maradona con l'avvocato Angelo Pisani, rimandando tutto alla commissione tributaria della Campania, che dovrà esprimersi nuovamente sulla vicenda.

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Pisani: "Troppo fango su Diego"

NapoliToday ha raggiunto l'avvocato Angelo Pisani, storico avvocato difensore del campione argentino, che così commenta la sentenza: "La Cassazione sancisce che Maradona non è stato un evasore fiscale cassando ogni precedente decisione e pronunciandosi in suo favore a dispetto di ben tre dinieghi che lo vedevano soccombente, e anche contro il parere, anche questo negativo, pronunciato dal sostituto procuratore generale della Cassazione. La vicenda si può ritenere chiusa in quanto dai calcoli Maradona non deve nulla al Fisco italiano, ogni operazione anche matematica oltre che di logica e giustizia porta a zero".

A Maradona veniva addebitata una evasione fiscale che da 6 milioni di euro lievitò fino a sfiorare i 40 milioni a causa di interessi e sanzioni. L'argentino, affiancato da Pisani, intraprese una battaglia ormai vinta ma di cui non verrà mai a conoscenza. "La questione - tiene a precisare Pisani - poteva essere risolta già con l'istanza di autotutela che presentammo nel 2009. Una richiesta depositata in occasione del ritorno in Italia di Maradona a Napoli dove lo scortavamo per evitargli altri pignoramenti  e invece rigettata dall'Agenzia delle Entrate e mai rivalutata da altri giudici". Va ricordato che in realtà l'accertamento fiscale era già stato annullato dalla Giustizia italiana con un ricorso della Società Sportiva Calcio Napoli a guida Ferlaino la quale aderì cautelativamente anche a un condono per evitare ogni futuro equivoco. Chi risarcirà ora tutti i danni personali, patrimoniali e all'immagine, oltre alla storia e ai valori dello sport subiti per trent'anni da Maradona?".

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