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Cronaca

"No green pass", la manifestazione salta: pochissimi (due) i contestatori alla Stazione Centrale

Avrebbero dovuto bloccare i viaggiatori in partenza nella prima giornata di certificato verde obbligatorio per salire su treni AV e InterCity. Senza intoppi i controlli

Un flop. Non si può definire altrimenti la manifestazione "No green pass" organizzata oggi alla Stazione Centrale di Napoli. Più cronisti che manifestanti – come del resto a Genova, Milano, Roma – ma sarebbero bastati anche tre giornalisti, essendo soltanto due i "No green pass" presenti.
Hanno urlato la loro contrarietà al certificato verde, sventolato una bandiera italiana, poi rinunciato alla manifestazione. Ma sottolineando di essere "contro il vaccino e contro la dittatura".

La stazione partenopea era fin dal mattino presidiata dalle forze dell'ordine e dalla digos, che evidentemente immaginavano un maggiore vigore della protesta. L'iniziativa, in programma alle ore 15, era del resto stata lanciata anche in altri 53 scali ferroviari italiani, sulla chat Telegram "basta dittatura". Lo scopo sarebbe dovuto essere quello di non far viaggiare nessuno, un proposito che aveva visto il Viminale annunciare pugno di ferro contro chi avesse messo in campo azioni illegali.

Ok la prima giornata alla Stazione Centrale

La mobilitazione avveniva, o per meglio dire sarebbe dovuta avvenire, nel giorno dell'entrata in vigore dell'obbligatorietà del green pass per viaggiare sui mezzi a lunga percorrenza tra i cui i treni InterCity e AV (quindi non regionali e interregionali).

I controlli dei green pass sono andati avanti fin da stamattina senza intoppi, e il traffico ferroviario non ha subito rallentamenti.

La "fase due" del certificato

Quella partita oggi si può considerare una vera e propria fase due per il certificato voluto dal governo Draghi. È infatti diventato obbligatorio anche per aerei, bus a lunga percorrenza (extraregionali), traghetti e navi che si muovono tra diverse regioni.

Particolare la situazione nelle scuole: Niente obbligo per gli alunni - che potranno tamponarsi a prezzo calmierato fino al 30 settembre (8 euro gli under 18, 15 gli altri - mentre è obbligatorio per il personale docente e scolastico. In assenza di pass dopo cinque giorni di assenza non giustificata scatterà la sospensione senza stipendio.

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