Il parroco a Sant'Antimo: “È stato un duplice omicidio perché Giulia era incinta”
Salvatore Coviello commenta così l'uccisione della sua concittadina al settimo mese di gravidanza
"Sono spaventato da quello che è successo. Non è solo un femminicidio, si tratta di un duplice omicidio dal momento che Giulia era incinta di un bimbo da 7 mesi. Non so cosa fare per i genitori, possiamo solo pregare".
Lo dice a LaPresse don Salvatore Coviello, parroco della chiesa di Santa Lucia a Sant'Antimo in provincia di Napoli, paese d'origine di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a Senago. "Conoscevo Giulia, in parrocchia è stata battezzata e ha fatto la prima comunione - continua don Coviello -. Era una ragazza normalissima, aveva il desiderio di diventare madre, era una ragazza di sani principi. Giulia voleva vivere".