Mancano i farmaci in città: "È colpa della Ztl"
Il presidente di Federfarma, Michele Di Iorio, sulla zona Chiaia-Posillipo: "Ogni farmacia ha la necessità di ricevere in media quattro rifornimenti giornalieri. Ma con le restrizioni della Ztl, i distributori intermedi non riescono a effettuare le consegne"
Mancano i farmaci a Napoli, colpa della Ztl. La denuncia è del presidente di Federfarma, Michele Di Iorio, che parla di "interruzione di pubblico servizio" e scrive a sindaco, assessore alla Mobilità e direttore dell'Asl Napoli 1 per chiedere una deroga per i furgoni che trasportano medicinali in zone interessate dal dispositivo per il traffico. Secondo il presidente Federfarma Napoli, ci sono difficoltà per le farmacie che si trovano nella nuova Zona a traffico limitato e che faticano a ricevere i quotidiani approvvigionamenti di farmaci.
"Nella zona Chiaia-Posillipo - dice Di Iorio - ci sono 34 farmacie, pari al 10% di quelle cittadine, oltre a una farmacia distrettuale, Loreto Crispi. Ogni farmacia ha la necessità di ricevere in media quattro rifornimenti giornalieri per il riassortimento delle scorte. Purtroppo, con le restrizioni della Ztl e il relativo traffico nelle aree immediatamente adiacenti, i distributori intermedi non riescono a effettuare puntualmente le consegne. Un quadro molto critico cui vanno ad aggiungersi le difficoltà nella zona centrale della città dove i varchi di via Toledo, piazza Dante e via Duomo già creano alle farmacie della zona enormi difficoltà nell'approvvigionamento dei farmaci".
Per il numero uno di Federfarma la soluzione potrebbe quindi essere una deroga speciale per i trasportatori. "Chiediamo una deroga per i furgoni che trasportano medicinali - dice Di Iorio - Non è pensabile, ad esempio, trasportare a mano da Piazza Sannazzaro ad una farmacia della Riviera di Chiaia un farmaco che tra l'altro ha bisogno di particolari accortezze. La nostra - dice - non è una protesta di tipo commerciale, che già di per se sarebbe legittima, ma qui ci troviamo di fronte a interruzione di pubblico servizio. E' giusto che si sappia che in farmacia il cittadino utente ha il diritto di poter reperire un farmaco, mentre al farmacista è fatto obbligo, per legge, di avere o reperire qualsiasi farmaco. La puntualità di una consegna, quindi, non fa la differenza sull'incasso del farmacista, ma sul diritto alla salute del cittadino" conclude Di Iorio. (Ansa)