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Cronaca

L’esercito non venga utilizzato per militarizzare il territorio ma sia deterrente per contrastare i crimini contro la nostra terra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Da quasi tre anni e prima di tutte le altre organizzazioni, il movimento "Chiediamo l'intervento dell'esercito per fermare i roghi tossici", fondato dal Dott. Vincenzo Russo e dalla Prof. Rosa Fortunato e che su Facebook conta quasi 5000 iscritti, porta avanti questa istanza, attivando petizioni, sensibilizzando i cittadini, scrivendo a esponenti politici del nostro territorio e partecipando attivamente alle iniziative dei vari comitati. Questa richiesta, apparentemente così specifica, affianca le altre iniziative dei comitati con l'esplicita richiesta di ottenere l'intervento dell'esercito, in modo da poterlo usare quale deterrente più idoneo, almeno in questo momento di transizione, per contrastare i crimini contro la nostra terra. Infatti, nonostante i riflettori si siano accesi su questa tragedia, SVERSAMENTI E ROGHI DI RIFIUTI TOSSICI CONTINUANO IMPERTERRITI e le normali forze dell'ordine non sono in grado da sole di contrastare tale fenomeno.

Riteniamo che allo stato attuale solo L'INTERVENTO DELL'ESERCITO possa prevenire altri scempi e dare un po' di tregua alle popolazioni stremate, almeno fino a quando non saranno messe a punto tutte le azioni atte a debellare trasporto, sversamento, interramento e combustione di rifiuti tossici. L'esercito viene impiegato per tante brillanti missioni di pace all'estero, perché non fare altrettanto nei luoghi dove le cosche camorristiche hanno ormai preso il posto dello Stato?

Dobbiamo, tuttavia, avere le assolute garanzie che l'esercito NON VENGA UTILIZZATO PER MILITARIZZARE IL TERRITORIO E PER PROTEGGERE DISCARICHE E INCENERITORI, come è stato fatto finora, ma per tutelare le campagne dai criminali, per presidiare i punti dove avvengono quotidianamente i roghi tossici e, quindi, difendere la salute dei cittadini e dell'ambiente. La popolazione avvertirebbe, finalmente, un senso di protezione e di rassicurante presenza dello Stato e ci sarebbe il tempo necessario per BLOCCARE A MONTE questo traffico criminale, proveniente sia dall'Italia che dall'Europa. E' anche e soprattutto in questa direzione che le nostre battaglie si devono dirigere.

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