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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Fuorigrotta

Ippica in crisi: a rischio anche l'ippodromo di Agnano

Il settore negli ultimi tre anni è stato tenuto faticosamente in piedi da una sovvenzione statale che nel 2012 si assottiglierà da 130 a 40 milioni. Ritardata ieri per protesta l'ultima corsa dei cavalli

La crisi ha colpito anche l’ippica. Il settore negli ultimi tre anni è stato tenuto faticosamente in piedi da una sovvenzione statale che per il 2012 si assottiglierà da 130 a 40 milioni. Una sovvenzione che doveva  servire per costruire un piano industriale per portare al settore una sorta di stabilità economica, riuscendo  a camminare con le proprie gambe. Un piano, però, rimasto nei cassetti della burocrazia. Il calo dimostrato è del 40%, talmente forte la perdita che gli operatori (driver, proprietari, società di gestione degli ippodromi) saranno costretti a non proseguire l’attività, annunciando il blocco totale dall’inizio del nuovo anno.

Quasi tutti gli impianti saranno coinvolti senza parlare di quello più grande e conosciuto di Napoli, l’ippodromo di Agnano. Un’ azienda che, ad oggi,  procura reddito a migliaia di famiglie tra dipendenti dell’ippodromo, fissi e occasionali, driver, allenatori, artieri, fornitori delle scuderie che vanno dai sellai, ai maniscalchi ai venditori di mangimi.  I 78 dipendenti fissi sono molto preoccupati e per protesta ieri hanno ritardato l’ultima corsa dei cavalli di 10 minuti.

Un piccolo gesto di ribellione - come si legge su Il Mattino - che si prevede essere solo il primo di una lunga serie. I dipendenti chiedono all’Assi (l’ente che sotto il controllo del ministero delle Politiche Agricole gestisce tutta l’ippica) di tenere in considerazione gli impianti che hanno più dipendenti, scegliendo di non tagliarli, o non tagliarli troppo. I dipendenti, sono ormai stremati e hanno paura che prima o poi saranno tutti senza lavoro.  

Quest’anno hanno usufruito della cassa integrazione a rotazione, ma con il presagio dei tagli questo paracadute non basterà più. Tagli che colpiscono pesantemente anche il gran premio Lotteria di Agnano, la corsa di trotto più popolare e spettacolare che anche in tempi di crisi è l’unica che in Italia riesce a riempire un ippodromo. L’Assi ha già annunciato la data di effettuazione del 2012 (il 6 maggio) e contemporaneamente il pesante taglio del montepremi che passa da 600 a 400 milioni.

Accanto ai dipendenti si mobilitano anche gli altri lavoratori di Agnano. Alcuni operatori hanno protestato indossando una maglietta azzurra con la scritta «Save Italian Racing», ovvero «Salviamo l’ippica italiana». Diretti verso il comune, hanno chiesto  chiesto all’assessore l’istituzione di un «tavolo permanente di crisi che coinvolga tutto il comparto per rilanciare lo storico impianto di Agnano», che attualmente versa in condizioni di totale abbandono.

Anche le segreterie territoriali vogliono che l’ippica venga rilanciata e chiedono  ai vertici della società «di assumersi le proprie responsabilità rispetto agli impegni più volte assunti per importanti interventi sul core business aziendale»

Bisognerà trovare presto una soluzione giusta che riesca a non cancellare la vita di migliaia di persone che hanno vissuto e vorrebbero continuare a vivere grazie alle corse dei cavalli.

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