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Cronaca Chiaiano / Via Gaetano Quagliariello

Bimba morta di malaria a Trento, il Cotugno di Napoli all'avanguardia nella lotta alle malattie infettive

L'Istituto Nazionale Malattie Infettive convoca a Roma undici centri nazionali che svolgono ricerca sulle malattie infettive. Tra i tre centri del Sud Italia c'è il Cotugno. L'obiettivo è ridurre la letalità della malaria

Fa discutere il caso della bambina di 4 anni morta lunedì per malaria negli Spedali Civili di Brescia. La bambina, a quanto pare, non era mai stata in vacanza nei paesi tropicali, e potrebbe aver contratto la malattia in ospedale. Sul caso si è espresso l'Istituto Nazionale per Malattie Infettive - INMI "Lazzaro Spallanzani" - che ha definito la malaria "una delle infezioni più gravi per i viaggiatori e i rari casi in paesi sviluppati" (e la morte della piccola Sofia, questo il nome, sembra rientrare proprio in questo rara casistica).
A tal proposito l'Istituto ha organizzato una due giorni - 25 e 26 settembre - a Roma, nella propria sede, per riunire gli undici centri di malattie infettive presenti in italia, al fine di programmare la ricerca sulla malaria, un programma lungo tre anni. Tra i tre centri nel sud Italia che parteciperanno al programma spicca il Cotugno di Napoli, considerato all'avanguardia. La ricerca consisterà nel registrare i dati dei pazienti ricoverati, il tipo di trattamento, l'andamento clinico e il risultato finale. L'obiettivo, spiegano dall'Istituto, è ridurre la letalità della malaria grave.

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