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Cronaca

Caso Consip, ricorre in Cassazione l'ufficiale del Noe indagato: "Si sposti l'inchiesta a Napoli"

I suoi legali chiedono che la vicenda in cui è coinvolto venga esaminata dalla procura di Napoli o da quella di Firenze, e non da quella di Roma

Gianpaolo Scafarto, ufficiale del Noe indagato per falso e rivelazione del segreto istruttorio nell'ambito dell'inchiesta Consip, ha fatto ricorso in Cassazione. I suoi legali chiedono che la vicenda in cui è coinvolto venga esaminata dalla procura di Napoli o da quella di Firenze, dove Scafarto ha lavorato e – nel primo caso – è tuttora applicato.

Il ricorso segue il rigetto di un'istanza da parte dei pm di piazzale Clodio, i quali hanno ritenuto di essere competenti a procedere nei confronti dell'indagato.

Il reato ipotizzato dalla procura romana è che Scafarto di essere l'autore di un'informativa in cui avrebbe, da un lato, accreditato erroneamente la tesi della presenza dei servizi segreti nel corso degli accertamenti e, dall'altro, attribuito ad Alfredo Romeo e non a Italo Bocchino una frase intercettata.

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