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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Soldi e regali per entrare nelle Forze Armate: coinvolto anche un ufficiale dell'Aeronautica Militare

Controlli dei ROS in diverse province

Oggi i militari del ROS hanno eseguito nelle province  di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento 6 misure cautelari personali nei confronti di sottufficiali e un Ufficiale dell’Aeronautica Militare  e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di  influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro  preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati. 

I provvedimenti sono stati emessi a seguito delle attività investigative nel 2021, dalle quali è emerso che due sottufficiali, entrambi in servizio presso il 32°  Stormo di Amendola - in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati - sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento  ambito FF.AA e FF.OO..

Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi,  un sottufficiale della Guardia di Finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo.

Nel corso della stessa attività d’indagine, su delega della Procura di Foggia, a novembre scorso sono state eseguite  alcune perquisizioni domiciliari, presso gli uffici e le abitazioni di alcuni indagati, durante le quali erano state  sequestrate somme di denaro contante per circa 215.000 euro, nonché orologi di valore ed altre utilità, ritenuto  provento dell’attività illecita. 

Da segnalare la condotta di due Sottufficiali gravati da misura, che seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle  prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei soggetti gravati da misura, infatti, si  tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e  colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso.

Entrambi i due sottufficiali attraverso  i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o  incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di denaro, sarebbero  riusciti a fornire, alcune prove concorsuali in anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o  intercedere riguardo le votazioni o ancora in occasione di visite mediche  necessarie ad attestarne la idoneità fisica.  

La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali(gravati dalla misura), i  quali ricevevano dai genitori dei candidati (questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento  delle prove concorsuali), cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il  saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria. 

Per due sottufficiali è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, la misura cautelare in carcere, per un altro  sottufficiale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per i restanti soggetti a vario titolo,  obbligo di dimora nel comune di residenza, misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per la  durata di mesi quattro. 

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