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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

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Vico Belledonne a Chiaia: perchè si chiama così

Secondo la tesi più accreditata questa stradina prenderebbe il nome dalle "belle donne" che frequentavano un antico mercato di fiori del quartiere

Vico Belledonne è una piccola stradina situata nell’elegante quartiere di Chiaia, la zona che va da Piazza San Pasquale a Chiaia fino a Piazza Rodinò. Fulcro della "Movida" notturna partenopea, è sede di eleganti boutique e numerosi localini alla moda, da cui si snodano una serie di altre vie, piene zeppe di locali. Ma perché si chiama così? 

Le origini del nome

Questa stradina si chiama così da oltre 400 anni, e con il suo nome vuole celebrare la bellezza del popolo napoletano, insieme ad altre due stradine (che oggi non esistono più): Vico Beiuomini e Vico Beifiori. Secondo lo scrittore Gino Doria - che ha provato a ricostruire la storia della zona - nel XVII secolo in questo vicolo c'era un antico mercato di fiori frequentato da molte "belle donne", valutate tali per la loro bellezza ma ancor di più per la loro passione per i fiori, tradizionalmente associati alla femminilità. Non è un caso che la sua storia sia strettamente legata al Vico Sospiri, ad esso adiacente, che avrebbe fatto da sfondo a numerose storie d’amore e passione. I i sospiri sarebbero quelli degli innamorati che attraversavano questo vicolo. Esistono altri esempi in Italia di vicoli omonimi, a Firenze e a Ginevra, ma in questi casi la denomizione è dovuta alla presenza il loco di lupanarie e prostitute.

La targa dedicata a De Crescenzo

Questo vicolo è noto in città anche perchè qui, dopo la morte di Luciano De Crescenzo, è stata apposta una lastra commemorativa, donata dagli artisti del marmo Battimelli di Agerola, amici dei De Crescenzo, con su incisa una frase di amore per Napoli scritta da Luciano e scelta dalla figlia Paola: "Napoli per me non è la città di Napoli, ma solo una componente dell'animo umano, che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no".

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