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L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

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L'Oro di Napoli

La storia della Salita Moiariello

Costruita nel 1868 per volontà del medico Ferdinando Palasciano, collega Capodimonte a via Foria. Il percorso è ricco di panorami mozzafiato

Napoli è percorsa da oltre 200 scale che collegano zone della città rese distanti dallo sviluppo urbano. Tragitti che dalla collina raggiungono il mare, e viceversa, che rivelano percorsi segreti, scorci inediti e paesaggi mozzafiato. Tra queste c’è la Salita (o Discesa) Moiariello, uno dei posti più belli di Napoli, dal quale si può godere di panorami mozzafiato. La Discesa collega Capodimonte a Via Foria, e nella sua parte iniziale è sovrastata dalla Torre del Palasciano, un edificio in tufo, costruito nel 1868 per volontà del medico Ferdinando Palasciano, che ricorda molto il Palazzo della Signoria di Firenze. Il Palazzo era infatti un omaggio di Palasciano nei confronti della moglie, Olga Von Vavilow, conosciuta proprio a Firenze nel 1868.

La scalinata costituita da larghi gradoni alternati a tratti di pavimento liscio è ricca da panorami mozzafiato, graziose villette, chiese storiche, giardini rigogliosi e, come moltissimi luoghi della città partenopea, è legata alla leggenda di un fantasma. La scalinata è famosa anche perché qui è stata girata la famosa scena il film “Ieri, Oggi e Domani” di De Sica, con la fila di venditrici di sigarette di contrabbando, che si passano voce quando Sophia Loren è incinta e stanno per arrivare i carabinieri.

La storia e le origini della Salita Moiariello

Il nome Moiariello deriva da “moio” (moggio), un’antica misura agraria che corrisponde a un terzo di ettaro. In passato era conosciuta come la “Collina dell’Osservatorio Astronomico” (perchè qui sorge il primo Osservatorio Astronomico del Regno di Napoli, iniziato nel 1812 e completato 7 anni dopo) o come “Collina di Domenico Cotugno”. Prima di Palasciano, l’intero Moiariello apparteneva a Domenico Cotugno, considerato un mago della medicina. Oggi in sua memoria rimane solo una piccola cappella del 1741 (Chiesa Santa Maria delle Grazie al Moiariello). In effetti, l’intero Moiariello è appartenuto a generazioni di medici e scienziati napoletani, e gli edifici e i nomi delle strade ce lo ricordano continuamente. Oggi invece alcuni abitanti la chiamano la Posillipo dei poveri.

La leggenda del fantasma di Ferdinando Palasciano

Secondo un’antica leggenda il medico Ferdinando Palasciano, che volle la costruizione della Torre omonima in onore di sua moglie, si affaccia ogni sera al tramonto per continuare a beneficiare del panorama mozzafiato - su palazzi storici, il Vesuvio e il Golfo - che si ammira dalla sua stanza preferita. I residenti del luogo riferiscono di averlo più volte visto aggirarsi tra le salite che portano al suo palazzo.

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