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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Turismo a Napoli Est: i risultati del progetto Acqua

Illustrati gli obiettivi raggiunti dopo un anno

Rispondere alle necessità di inclusione, abbandono scolastico e ricerca di lavoro. Innescare il primo distretto napoletano a matrice innovativa e sostenibile a livello sociale, ambientale ed economico. Da questi presupposti è partito lo scorso anno A.C.Q.U.A. (Aree Cittadine ri-Qualificabili da Umane Alleanze). Il primo progetto di marketing territoriale e turismo esperienziale di Napoli est. A 12 mesi di distanza sono stati presentati i risultati.

Diverse le attività realizzate. Sia in termini culturali che economici, attraverso la formazione di giovani Neet e il coinvolgimento del tessuto produttivo, del terzo settore e della cittadinanza tutta, attraverso laboratori di co-progettazione e la costruzione di tour esperienziali sul territorio. Attività realizzate nell’ambito de I Quartieri dell’Innovazione, attraverso un investimento importante, pari a 150mila euro, che ha permesso di costruire un nuovo paradigma per Napoli est. Nel corso della due giorni di racconto del progetto i cittadini hanno preso parte ai tour messi in piedi durante le fasi del progetto. Tour narrati da giovani del territorio formati dai professionisti di A.C.Q.U.A. A San Giovanni a Teduccio, ad esempio, hanno visitato l’ex stabilimento Cirio che oggi ospita la Apple Academy, il parco Troisi, i murales di Maradona e Che Guevara, il mare negato, ma dove le persone fanno comunque il bagno.

“Napoli Est ha un potenziale inimmaginabile e che è ancora inespresso. Ogni quartiere ha una storia unica, forgiata da anni di lotte operaie e tradizioni centenarie. Auspichiamo che questo progetto possa dare il via a una riqualificazione sostanziale degli spazi urbani in quest’area della città. Il progetto A.C.Q.U.A ha posto le basi per una progettazione partecipata, tramite il coinvolgimento delle comunità locali e l'attenzione alla sostenibilità ambientale, e una visione diversa di quella che viene banalizzata o se preferiamo etichettata semplicemente come periferia. Napoli Est è molto di più di tutto questo e lo sta dimostrando con il lavoro quotidiano svolto dalle realtà sociali presenti sul territorio”, ha dichiarato Roberto Malfatti, presidente della cooperativa Sepofà, ente capofila del progetto.

Il progetto è stato realizzato dalla Cooperativa Sociale Sepofà, l’associazione Trerrote, Sis – Social Innovation Society, Viaggi e Miraggi e l’ente di formazione Enaip.

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