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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scampia

Pino Maddaloni contro la politica: "No alla chiusura della palestra di Scampia"

Il campione olimpionico di Judo difende la palestra a rischio chiusura che sorge nell'ex complesso per l'artigianato di proprietà comunale: "Qui si aiutano i minori a rischio e i disabili, la politica è ipocrita"

L'olimpionico di Sidney nel judo, Pino Maddaloni, difende le sorti di una palestra di Scampia, chiusa da quando l'Enel ha staccato la corrente, dal momento che non venivano pagate le bollette. "Lì si aiutavano minori a rischio e disabili", spiega Maddaloni contestando alla politica locale napoletana di essere "ipocrita". La struttura, un complesso per l'artigianato del Comune di Napoli, è gestita dal padre del campione, Giovanni Maddaloni, che ospita oltre mille ragazzi, seguiti da volontari.

"E' tempo che non solo le istituzioni locali, ma anche gli imprenditori di Napoli si facciano carico e diano un aiuto concreto alle iniziative sociali come quelle di Scampia - afferma Pino Maddaloni - Finora gli aiuti economici sono arrivati solo dal Nord. Tra i primi sostenitori - ricorda - ci fu la famiglia Benetton". Maddaloni attacca la politica cittadina: "Ho idea che a Napoli le iniziative sociali piacciono solo per l'immagine, ma nulla si fa per sostenerle e dar loro continuità ed efficacia".

L'olimpionico intende chiamare a raccolta le "forze sane" della città. Non solo le istituzioni. "Come al Nord gli imprenditori scendono in campo in
prima persona è il caso che ciò accada anche qui da noi - ha dichiarato il campione - Ho l'impressione che qui ci siano dei preconcetti. Ma così non salviamo e non miglioriamo la nostra città. E' difficile ma se non si interviene fattivamente e si pretende, invece, che siano altri a farlo, non c'é assolutamente da lamentarsi poi del fatto che i ragazzi di Napoli sono maleducati, difficili, ingestibili. Sono ragazzi come tutti quelli del resto d'Italia che vanno semplicemente formati".

"Mio padre è una sorte di missionario - è la conclusione dello sfogo - ma se le cose rimangono così a Napoli io stesso, esaurito l'entusiasmo dell'insegnante, esperienza che sto portando avanti con grande passione, andrò via. Andrò via con dolore perché io mi rivedo in questi giovani e credo nel loro futuro. Questa Napoli pare che ami solo chi si comporta da sanguisuga".

Nella palestra di Scampia, si allena tra gli altri, il campione d'Europa Domenica Di Guida ed un gruppo di giovani della nazionale di judo che per lo stop imposto dall'esaurimento di fondi economici rischiano di saltare gli europei e i mondiali in programma in settembre.

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