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Martedì, 30 Aprile 2024
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Massacro Ponticelli, inaugurata aula intitolata a Barbara e Nunzia

La scuola Madonnelle a Ponticelli ha inaugurato oggi un'aula dedicata a Barbara e Nunzia, le due bambine uccise nell'83. Presente anche Giuliana Covella, autrice di un libro sul massacro

Un'aula per Barbara e Nunzia, le due bambine uccise nel massacro di Ponticelli, perché "non siano mai dimenticate". Così Gennaro Serpi, dirigente scolastico del plesso Madonnelle a Ponticelli, ha presentato oggi la nuova aula dell'istituto, intitolata a Barbara Sellini e Nunzia Munizzi uccise, rispettivamente a 7 e 10 anni, nel 1983. L'inaugurazione dell'aula, finanziata con fondi europei, è arrivata a pochi giorni dalla decisione della Corte d'Appello di Roma che ha rigettato l'istanza sulla riapertura del processo per l'omicidio, per il quale vennero condannati all'ergastolo i tre operai Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo e Ciro Imperante.

All'inaugurazione dell'aula ha partecipato anche Giuliana Covella, la giornalista il cui libro, "L'Uomo nero ha gli occhi azzurri - La storia di Nunzia e Barbara", è stato allegato all'istanza per la riapertura del processo; ed il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Si tratta di una storia che mi sconvolse da ragazzo - ha detto il sindaco - e che grazie a quest'aula e a questo libro non verrà dimenticata". Una storia su cui molti a Ponticelli chiedono che sia fatta piena luce, come Anna Ferrara, presidente dell'Assocommercianti del quartiere, che ha sottolineato: "Non siamo giudici ma abbiamo letto le carte e lottiamo per la verità e la legalità".

Commossa Maria Palomba, maestra di Barbara: "Dopo 30 anni - ha detto - si sono risvegliati tutti i sentimenti che provai allora". Ma oggi c'erano anche i tanti bambini che frequentano la scuola di Ponticelli e che hanno chiesto al sindaco una pista ciclabile per il quartiere, più lavoro e più fondi per la scuola. Sul tema, il sindaco ha ricordato la necessità di "un piano Marshall per le scuole - ha detto de Magistris - perché l'80% degli edifici scolastici in Italia non rispetta le norme antisismiche". "La scuola - ha proseguito il sindaco - è un presidio di formazione ma anche un punto di riferimento per il quartiere che va difeso. L'appello oggi è a chi ci deve dare le risorse e decidere se fare opere inutili come il ponte sullo Stretto di Messina o destinare le poche risorse che ci sono alla sicurezza delle scuole e dei nostri figli".

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