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Venerdì, 26 Aprile 2024
Pomigliano Pomigliano d'arco / Piazza Municipio

Pomigliano, il Comune si distrae e perde 7milioni di euro

Mancano le "copie autentiche di mandato quietanzate dal tesoriere" e la Società Eniacqua Campania provvede alla riscossione

Con la sentenza del Tribunale di Napoli n. 2463/2012,  il Comune di Pomigliano d’Arco è stato condannato a corrispondere alla Società Eniacqua Campania la complessiva somma di  €. 6.922.781,60, oltre agli interessi al tasso legale dalla domanda al soddisfo e spese processuali, a titolo di canone di depurazione ed acque reflue non corrisposti dal 1992 al 2005.
 
In particolare il giudicante non ha considerato quanto già anticipato dal Comune per il medesimo titolo ovvero 4.471.735,74 Euro  fino all’anno 2003 e 1.514.068,95 Euro corrisposti nell’anno 2005,  in quanto non dimostrati da copie autentiche di mandato quietanzate dal tesoriere.
 
L’amministrazione comunale, fino al 2005 ha versato circa 6 milioni di Euro, ma per una piccola distrazione non ci sono “copie autentiche di mandato quietanzate dal tesoriere”. Una distrazione che è costata al comune la bellezza di quasi 7 milioni di euro. 
 
Il documento è stato messo on line dall'ononimo cittadino "Pasquino il ciabattino" che incolperebbe per questa grave perdita un dipendente del comune non altamente qualificato per il ruolo lavorativo occupato.
 
Ma ai cittadini questo poco importa. Agli sprechi sono abituati, vorrebbero solo che situazioni del genere non avvenissero più, almeno non con i loro soldi.
 
 
 
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