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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Mazzarri: "Siamo in emergenza. Meritavamo di più. Il mio pensiero su Monza e mercato"

Conferenza stampa prima della partita di campionato. Il punto sugli infortunati: "Per Natan ci vorrà un mese e mezzo. Valuto Lobo e Lindstrom".

Concentrato, forse anche un po' preoccupato per come stanno andando le cose. Di certo, il Walter Mazzarri della conferenza stampa pre-Monza non ha molta voglia di scherzare. Però, come fa da quando è tornato a Napoli, predica calma e parla con tranquillità, sperando di trasferirla anche alla squadra. "E' una partita importantissima, per tutta una serie di motivi" spiega. Il suo primo messaggio è per il pubblico: "Voglio ringraziarlo per il sold out. Sono felice che ci darà una mano in un momento delicato. Di allenamenti ce ne sono pochi. Abbiamo diversi indisponibili, ma dovremo fare una grande partita comunque". 

Tra squalificati e infortunati il Napoli dovrà fare a meno di Osimhen, Politano, Natan e Demme. Elmas è stato ceduto al Lipsia, mentre restano in dubbio Lobotka e Lindstrom. "Per Natan ci vorrà almeno un mese e mezzo. Oggi è un allenamento importante per valutare le condizioni di questi due calciatori. Vedrò le condizioni di tutti e valuterò. Lobo è un titolarissimo, se dovesse star bene giocherà. Lindstrom non ha i 90 minuti, quindi anche se sta bene dovrò valutare se farlo partire subito o inserirlo dopo. Dovrò essere bravo, con i 5 cambi, a capire chi far partire dall'inizio e chi far subentrare". 

L'attacco resta un rebus, con due titolari su tre fuori gioco: "Far giocare Raspadori e Simeone insieme vorrebbe dire cambiare i nostri meccanismi. E poi, un attaccante in panchina ci serve. Quindi, credo che dovrò scegliere uno dei due per partire dall'inizio. ci sono anche gli altri, come Zerbin e Lindstrom che possono permetterci di fare le stesse cose di sempre. Ho visto la Lazio, che gioca con il 4-3-3, andare in grande difficoltà con il Monza. Quindi dovrò valutare quali soluzioni adottare".

Se anche Lobotka dovesse dare forfait, Mazzarri ha già in mente la soluzione: "Ho una grande fiducia in Cajuste e sono convinto che sarà un giocatore importante del Napoli. Se mancasse Lobotka ho la sensazione che potrebbe giocare lui al suo posto, credo sia più indicato di Anguissa in regia. Anche perché, in questo modo, cambieremmo il meno possibile, lasciando Anguissa in posizione di mezzala destra". 

Non vuole parlare di mercato il mister, lascia la palla alla società. Ma su una cosa è certa: "Le rivoluzioni non si fanno a gennaio, non c'è il materiale per poterlo fare. Il mio ruolo è dare una mano a questi giocatori a riprendere la fiducia che avevano l'anno scorso, a non ripetere errori evitabili. Il Monza gioca bene, ha un bravo allenatore. E' una partita importantissima per tanti motivi e non voglio andare oltre la partita. Nella situazione in cui siamo è inutile guardare troppo avanti". 

Poi, il bilancio di queste prime partite: "Quando sono arrivato conoscevo la situazione e il calendario che ci aspettava. Per come sono andate le partite, credo che 2-3 punti in più li avremmo meritati, almeno con Juventus e Roma. La situazione sarebbe stata un po' diversa. Quando stiamo bene imponiamo il gioco a tutti, l'unica cosa che dobbiamo fare, come si faceva l'anno scorso, mentre si attacca bisogna anche essere attenti alla fase difensiva, alle marcature preventive. Noi dobbiamo fare il nostro calcio, ma renderlo funzionale al risultato. Al primo errore veniamo puniti. Quando arriviamo nei pressi dell'area avversaria siamo poco incisivi. Ci manca sempre qualcosa. Io oggi vorrei fare 10 minuti di schemi d'attacco, ma se ne faccio troppo poi domani i ragazzi arrivano stanchi. Poi certe cose se non le alleni le perdi. Gli allenamenti, però, sono pochi, non è una lamentela ma una difficoltà oggettiva". 

Assolti sia Osimhen che Politano per le ingenuità che hanno lasciato la squadra in inferiorità numerica contro la Roma: "Ci sono momenti particolari in una stagione. Osimhen sentiva la responsabilità di aver fatto grandi cose l'anno scorso, veniva da un infortunio. Quindi, ci può stare qualche gesto di nervosismo. Io sono per perdonarli, non perché sono buono ma perché credo che vadano protetti. I ragazzi iniziano a pensare come me. Anche certe reazioni, come quella di Politano a Roma, mostrano un fuoco dentro che però non viene canalizzato bene. Con lui e Di Lorenzo si era detto di vincerla e quando abbiamo perso una palla lui, che dà l'anima per la squadra, ha avuto quel gesto di reazione. Però sono convinto che siamo sulla strada giusta".

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