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Martedì, 30 Aprile 2024
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Dalla Sicilia a Napoli la camicia insanguinata del Giudice Livatino. In processione contro le mafie

La reliquia sarà nel carcere di Poggioreale, a Nisida e nella Casa di Vetro di Forcella, poi in Cattedrale

La storia di Rosario Angelo Livatino, il giudice assassinato nel 1990 dalla mafia, è oggi come allora esempio e monito per la coscienza di tutti. La sua camicia insanguinata, custodita da un apposito reliquario, sarà a Napoli per 4 giorni, da venerdì 1 a lunedì 4 marzo, accolta da iniziative che coinvolgeranno le scuole del territorio, magistrati e avvocati, le famiglie delle vittime di reato e anche chi i reati li ha commessi e adesso è in cacere.

L'arrivo

Le celebrazioni saranno aperte dalla via Crucis guidata dal Cardinal Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica Vaticana, venerdì 1 marzo alle 17:00 in Duomo, alla presenza del mondo della magistratura e dell’avvocatura.

Camicia del giudice Livatino

Sarà un momento di intensa preghiera e di forte riflessione. Saranno proprio magistrati e avvocati a guidare le 14 stazioni in cui si fa memoria delle ultime ore della vita di Gesù, dalla condanna a morte alla deposizione nel sepolcro.

Gli incontri

La presenza a Napoli della reliquia sarà scandita da un articolato programma di incontri e celebrazioni. La “Peregrinatio Rosarii Livatini”, il cammino della camicia intrisa di sangue che il giudice indossava nel momento dell’assassinio, toccherà comunità diocesane, scuole, luoghi della giustizia ma anche della sofferenza e del dolore come le carceri. Sosterà in alcuni luoghi simbolo: il carcere di Poggioreale e quello di Nisida, la Casa di Vetro a Forcella; intorno alla reliquia in Cattedrale si riuniranno i familiari delle vittime di reato e gli operatori della sicurezza e del soccorso impegnati sul territorio cittadino e regionale.

Sabato 2 marzo, al mattino e in forma strettamente privata, la reliquia visiterà i detenuti dell’Istituto Penitenziario Giuseppe Salvia e poi nell’IMP di Nisida.

Alle 17.00 in Cattedrale, invece, si riunirà la fondazione Polis per un incontro sulla giustizia insieme al Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo.

A conclusione degli eventi, lunedì 4 marzo, alle 17.00, un incontro con tutte le forze di polizia e con coloro che sono impegnati a Napoli nell’emergenza e soccorso. A guidare la riflessione, don Gennaro Matino, provicario generale della Diocesi di Napoli.

“Con l’arrivo della reliquia del Beato Livatino Napoli accoglie l’ennesimo messaggio di speranza e legalità. In una città in cui a farsi la guerra sono sempre più giovani contro giovani a mano armata, l’esempio del giudice Rosario - dichiara don Vittorio Sommella, parroco della Cattedrale di Napoli - ci sprona a fare di più, ad ascoltare meglio le esigenze di chi sbaglia, ad impegnarci come Chiesa e come società civile per riscoprire i valori della legalità e della giustizia”.

Indulgenza plenaria

Nelle quattro giornate della Peregrinatio è concessa l’indulgenza plenaria nella forma stabilita dalla Chiesa.

Il programma, promosso ed organizzato dalla Cattedrale di Napoli, gode del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli.

La morte di Livatino

Il giudice Rosario Livatino è stato assassinato mentre si recava, senza scorta, in tribunale ad opera di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. L'omicidio avvenne il 21 settembre del 1990 sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento, in corrispondenza del viadotto Gasena (in territorio di Agrigento). Il giudice era a bordo della sua vettura, una vecchia Ford Fiesta, quando fu speronato dall'auto dei killer.

Tentò di scappare a piedi attraverso i campi ma, già ferito da un colpo a una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola.

La sua fama di santità si è subito diffusa in Italia e in tutto il mondo. Proprio in virtù di questo si è aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Dal 21 settembre 2011 al 3 ottobre 2018 presso la Curia ecclesiastica di Agrigento è stata celebrata l’Inchiesta diocesana sulla vita e le virtù del Servo di Dio. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria dell’1 dicembre 2020, hanno riconosciuto che il Servo di Dio è stato ucciso per la fede in Cristo e nella Chiesa e l’hanno dichiarato Venerabile.

Papa Francesco, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha dichiarato il 21 dicembre 2020 che: “è provato il martirio e sua causa del Servo di Dio Rosario Angelo Livatino, Fedele laico”. Il 9 maggio 2021, giorno anniversario della visita di Giovanni Paolo II alla Valle dei Templi nel 1993, nella Cattedrale di Agrigento è stata celebrata la Solenne Liturgia della Beatificazione di Rosario Angelo Livatino.

Il programma della Peregrinatio

Venerdì 1 marzo

Ore 9.00 - Arrivo e accoglienza della reliquia del Beato R. Livatino sul sagrato della Cattedrale

Ore 9.15 - S. Messa d’apertura presieduta dal Parroco della Cattedrale

Ore 10:30 - Incontro con le scuole del territorio

Ore 17:00 - Via Crucis presieduta dal Card. Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Vaticana, con la partecipazione del mondo della magistratura e dell’avvocatura.

Sabato 2 marzo

Ore 10:00 - La reliquia del Beato R. Livatino entra nell’Istituto Penitenziario “Giuseppe Salvia”, accolti dal direttore della Pastorale Carceraria don Franco Esposito, per un incontro di riflessione e preghiera con i detenuti. Parteciperà Don Luigi Ciotti, presidente di Libera; il direttore dell’Istituto, Carlo Berdini, e il garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello  (Visita privata)

Ore 13:00 - La reliquia del Beato R. Livatino entra nell'Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, accolti dal direttore, Gianluca Guida e dal cappellano, don Fabio De Luca. (Visita privata)

Ore 17:30 - Incontro con i familiari delle vittime di reato, grazie al sostegno della Fondazione Polis in Cattedrale. All’incontro prenderanno parte don Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Polis e il Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo.

Ore 18:30 - S. Messa vespertina presieduta da Don Tonino Palmese, Presidente Fondazione Polis.

Domenica 3 marzo

Ore 09:00 - Santa Messa

Ore 11:00 - Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia

Ore 12:30 - Santa Messa

Ore 17:00 - La reliquia del Beato R. Livatino entra nella “Casa di Vetro”, in via delle Zite a Forcella, associazione del territorio a rischio chiusura che accoglie oltre cento bimbi del territorio. (Visita privata)

Ore 18:00 - Santa Messa presieduta da Mons. Armando Dini, arcivescovo emerito di Campobasso - Boiano.

Lunedì 4 marzo

Ore 10:30 - Incontro con le scuole

Ore 16:00 - Santa Messa

Ore 17:30 - Incontro con gli operatori della legalità, della sicurezza, dell’emergenza e del soccorso, guidato da don Gennaro Matino, provicario generale della Diocesi di Napoli

Ore 19:30 - Incontro di preghiera con l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.

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