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Domenica, 28 Aprile 2024
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I giorni della merla: perché e come predicono il futuro. Le leggende più belle

In arrivo i giorni più freddi dell'anno

La saggezza popolare ammonisce che 29, 30 e 31 gennaio sono i giorni più freddi del nuovo anno. E predicono anche come sarà la stagione a seguire: più bassa è la temperatura, più presto arriverà la primavera col suo tepore.

Cosa dice il meteo

Le rilevazioni meteo, in linea generale, secondo gli analisti più critici sembrerebbero poter sconfessare questa credenza, in via genarel. Ci sarà sempre, tuttavia, in Italia e nel resto del mondo, un'altura, una valle in ombra, un cortile stretto tra alti palazzi, dove il 29, 30 e 31 gennaio risulteranno freddissimi e per tantissimi così saranno e resteranno comunque, ancora, i più freddi dell'anno.

A Napoli, in ogni caso, negli ultimi 3 giorni di gennaio, stando alle rilevazioni meteo degli ultimi 3 anni, i giorni della merla sono stati sempre davvero gelidi.

Le leggende

La leggenda più conosciuta e tramandata in Italia vuole che un tempo i merli avessero un piumaggio bianco, candido come la neve. Nessuno sa come o perché, ma Gennaio e una merla litigarono. Così, ogni volta che l'uccello provava a lasciare il nido per cercare cibo, Gennaio lo ricacciava indietro colpendolo con pioggia, vento e neve.

Sopravvissuta a stento, la merla l'anno seguente si organizzò con grosse scorte di cibo, in modo da non dover uscire, e non mancò di farsi beffe di Gennaio che, in preda alla rabbia, impose a Febbraio di prestargli 3 giorni, lasciandolo così con soli 28 giorni a disposizione. Appena la merla volò fuori dal nido, convinta che Gennaio fosse ormai andato via, il rancoroso mese scatenò una bufera di neve e gelo.

La povera merla per salvarsi si rifugiò nel comignolo di un camino. Qui sopravvisse all'ira di Gennaio ma da allora le sue piume e quelle di tutti i suoi discendenti furono nere come il carbone e la fuliggine.

Non diversa la leggenda sarda dei “Sas dies imprestadas”, ovvero dei giorni in prestito, che racconta di pastore che prendeva in giro Gennaio per la sua mitezza, che aveva consentito ai pascoli di restare verdi.

Chiaramente Gennaio divenne furioso, convinse Febbraio a dargli in prestito 3 giorni e scatenò una tempesta così violenta che il pastore a stento riuscì a salvare 1 pecora, una sola del gregge.

Altre leggende vengono dal Nord Italia, e sono legate al fiume Po: raccontano di amori e salvataggi e del fiume che ghiaccia per fare da ponte: sono decisamente racconti più romantici e accomoanti, in cui la natura è amica, a patto di saper chiedere.

Ha valore bene augurante e apotropaico, invece, “il tuffo della merla”, tradizione recente delle comunità a ridosso del lago di Ledro, su al Nord, simile al cimento invernale che a Napoli si tiene per salutare l'anno nuovo.

Il 2 Febbario

Tra leggende crudeli o romantiche e riti scaramantici, per essere sicuri che l'inverno sia alle spalle, in ogni caso - secondo il calendario degli antichi - bisognerà attendere la "Madonna della Candelora chè dell'inverno sèmo fòra", ovvero il 2 febbraio, ricordando sempre che però "se piove o tira vento, de l'inverno semo ancora dentro" e almeno per un altro mese.

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