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Martedì, 30 Aprile 2024
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Tesori nascosti del napoletano: presentati due nuovi itinerari tra magia e fede

Si aprono le porte di uno dei luoghi dell'arte paleocristiana più affascinanti di tutta Italia

Il territorio dell'area metropolitana, oltre il perimetro stretto del capoluogo partenopeo, è ricco di tesori di incredibile fascino e suggestione, unici per valore storico, paesaggistico, antropologico o religioso. Come, senza alcun dubbio, l'ager nolanus che comprende l'area rurale circostante Nola. "È un territorio ricco di testimonianze archeologiche e artistiche e allo stesso tempo pregno di spirito religioso", spiega Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile da anni impegnata per la promozione e valorizzazione di questo territorio, sperimentando sempre nuove forme di fruizione che ha attivato, tra l'altro, da circa un anno, una cabina di regia con l’ausilio di studiosi ed esperti. Da studi e confronti sono nati i primi due itinerari per conoscere riti, miti e luoghi di un'antichissima storia di amore e fede che risale agli albori del Cristianesimo. Alla conferenza stampa l’assessore regionale al Turismo e alla Semplificazione amministrativa della Campania Felice Casucci; il sindaco di Pompei e delegato al turismo della Città Metropolitana di Napoli Carmine Lo Sapio; gli esperti della cabina d iregia Carlo Ebanista, docente all’Università degli Studi del Molise; Mario Cesarano, archeologo e funzionario della Sovrintendenza ABAP dell’Area Metropolitana di Napoli; Antonia Solpietro, direttrice degli Uffici Beni Culturali della Diocesi di Nola; Elia Alaia, presidente dell’associazione Obiettivo III Millennio.

I 2 itinerari

"Abbiamo studiato due itinerari pilota di siti fruibili  - spiega Napolitano - uno archeologico, denominato Prima e dopo Nola, archeologia di un territorio, che comprende il Complesso delle Basiliche di Cimitile, il Museo Storico Archeologico di Nola, l' Anfiteatro di Avella; un altro religioso, dal titolo Felice, Paolino e le origini del cristianesimo che dal Santuario di San Felice a Cimitile si snoda al Santuario di Maria Santissima del Carpinello a Visciano e al Santuario di Santa Maria a Parete a Liveri. Entrambi sono strutturati in modo da integrare l’offerta turistica esistente con una proposta unica nel suo genere perché accosta ai siti più conosciuti, mete meno note al grande pubblico".

Il primo itinerario è un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso le tappe della crescita di Nola e del suo territorio dalla preistoria al medioevo.

Il secondo itinerario segue invece la diffusione del Cristianesimo nell’area nolana e nei territori limitrofi, per cui ha giocato un ruolo fondamentale il complesso basilicale di Cimitile, tra i più affascinanti esempi di arte paleocristiana di tutta Italia.

A corredo del progetto un volumetto di 60 pagine dal titolo, “Ager Nolanus. Musei, siti archeologici e santuari”, un depliant pieghevole su Cimitile e l’agro nolano, un sito internet cimitilearcheotour.it, una pagina Facebook, instagram e un canale Youtube.

I prossimi eventi

La promozione continuerà e sarà intensa per tutto il 2023 a partire già dai prossimi giorni. Giovedì 20 e venerdì 21 aprile si svolgerà, infatti, il convegno internazionale di studi “Materiali, tecniche e sedi di lavoro fra tarda antichità e medioevo”, che porterà nel complesso basilicale di Cimitile studiosi da istituti di ricerca italiani ed europei. L’evento, organizzato dalla Fondazione Premio Cimitile in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università del Molise e il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, con il patrocinio di Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Cimitile e Centro Studi Longobardi, intende promuovere la diffusione dei risultati della ricerca archeologica nel campo della produzione, incoraggiando una più ampia riflessione sul rapporto fra uomini, risorse e ambiente in età tardoantica e medievale.

A conferire a Nola e al suo territorio un ruolo strategico per il turismo delle aree interne della Campania è la posizione, che la rende vera porta di accesso all’Irpinia e al Sannio, a breve distanza da Napoli.

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