Le pizzerie del centro in campo contro le baby gang

Pizza contro le baby gang: dieci pizzerie del centro storico partenopeo si uniscono a contrasto del fenomeno, e con loro la Fondazione di Comunità del Centro storico e l'associazione Lives. L'obiettivo comune è togliere dalla strada i ragazzi a rischio, ed evitare che possano finire nelle rete della microcriminalità.
Slogan della manifestazione è “Pizza e po' mo' dono”. Le pizzerie – spiegano i promotori - devolveranno 25 centesimi a pizza per contribuire alla creazione di un fondo che servirà per la realizzazione di progetti destinati ai giovani disagiati e a rischio sociale. Parecipano all'iniziativa Sorbillo, A Taverna do' Re, I Decumani, La locanda del grifo, Maccarò, O' Munaciello, Pizzeria Aiello, Pizzeria dell'Angelo, Pizzeria Trattoria Medina, Re Ferdinando.

“Con oggi – ha detto Rossella Paliotto vicepresidente della Fondazione – nasce una bellissima collaborazione tra la Fondazione, i maestri pizzaioli, e i giovani di Lives che hanno ideato questa iniziativa. Napoli è nel nostro sangue – ha continuato - tutti dobbiamo amarla e dall'amore per il territorio può partire un profondo cambiamento culturale e la rinascita della città fatta di piccole azioni quotidiane e non di proclami”. A partire da domani 6 novembre, settimanalmente fino al 10 gennaio, le pizzerie coinvolte doneranno parte del ricavato che sarà versato su un fondo condiviso. “Il progetto – ha spiegato Paolo Di Lauro responsabile di Lives – ha la sua unicità nella costituzione del fondo destinato esclusivamente alla realizzazione di azioni di prevenzione e di contrasto a fenomeni di bullismo e vandalismo attraverso la creazione di percorsi destinati ai ragazzi a rischio”. I promotori stimano di riuscire a raccogliere circa 20mila euro.

Per far conoscere a napoletani e turisti l'iniziativa, verranno predisposti dei gazebo in piazza San Domenico maggiore. Lì verranno distribuiti i volantini promozionali, comprendenti una mappa del centro con le indicazioni per raggiungere le pizzerie aderenti.
“La pizza – ha concluso Gino Sorbillo – è sempre buona, generosa. Noi pizzaioli del centro storico vogliamo ancora una volta far capire lavoriamo per il territorio e i ragazzi che lo vivono”.