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Giffoni Film Festival 2011

Luciana Littizzetto: "Giffoni magico tra campi di pomodori e il gran caldo"

Nel suo futuro un film e un desiderio: "Voglio rimanere in Rai. Mi piace l'idea di raggiungere anche la signora che coglie i peperoni e che per strada mi ferma dicendomi di avermi vista in tv"

Con il suo pinocchietto e la sua irriverente vena satirica, più elegante e gradevole d’aspetto di quanto voglia far apparire, ha fatto il suo ingresso questa mattina al Giffoni Experience 2011 l’attrice-autrice Luciana Littizzetto, portando una ventata d’allegria nel caldo torrido di questa giornata.

Dopo aver assistito all’anteprima dell’ultimo film di Harry Potter, ieri sera, pur senza averci capito molto, come lei stesso ha ammesso, la Littizzetto ha tenuto il suo incontro con i media. “Ho assistito all’anteprima di Harry Potter per accompagnare i miei figli. In realtà non ci ho capito quasi nulla: gran bel film, con un enorme lavoro dietro, è vero, ma non sono amante del genere e per di più durante la visione ho confuso spesso alcuni personaggi con Brunetta che vedevo dappertutto”.

Più che la magia del maghetto, quindi, la Littizzetto apprezza quella del Giffoni Film Festival: “E’ magica la continuità del successo di questo Festival che non ha come location Venezia, ma Giffoni, i campi di pomodori e il gran caldo”. Riflettori puntati, poi, sul suo prossimo film per la regia di Lucio Pellegrini, tratto dal romanzo di Nick Hornby, “È nata una star”, di cui, però, la Littizzetto preferisce non svelare troppi particolari, per non rovinare la sorpresa. Alla domanda circa la sua fedeltà per Fabio Fazio, la Littizzetto scopre le sue carte: “La7 è una realtà in fermento, abbastanza libera, dove si sperimenta più che in Rai o sulla Mediaset, ma per ora voglio rimanere in Rai, non ho ancora firmato perché lì sono sempre un po' lenti, ma non credo ci siano problemi: le persone comuni non sono ancora abituate a pigiare il tasto 7 e continuano a fermarsi ai primi tre canali. Mi piace l’idea di raggiungere attraverso lo schermo anche la signora che coglie i peperoni e che per strada mi ferma dicendomi di avermi vista in tv”.

Sempre a proposito di tv, la Littizzetto dice la sua dopo Bonolis e la Golino: “Non so bene dove stia andando la tv, meglio non dirlo – scherza l’attrice – Ma non è vero che non c’è libertà sullo schermo, bisogna solo avere il coraggio di parlare ed essere un po’ sfacciati. Io dico quello che mi pare”. Circa il cinema, per l’attrice il problema principale è quello economico: “Il problema sono i soldi che mancano, non le persone competenti o le idee: è necessario che queste possano emergere, ma senza fondi non si può. Ci sono cose importanti, come la scuola o la sanità, ma la cultura rappresenta il motore della vita – ha sottolineato - La gente ha voglia di leggerezza, non di dolore e il fatto che vada al cinema per ridere rappresenta pur sempre un movimento e quindi un fattore positivo.” Spaziando dalla “cazzimma” e dalla presunzione dei politici italiani, alla “gnocca” che il ministro Brunetta ha sposato, fino ad arrivare alla classe dirigente che “finalmente e per fortuna si è accorta di avere l’acqua alla gola, piuttosto che rimanere convinta di stare ancora a galla, pensando, magari, di nuotare in acque tiepide”, la Littizzetto si è soffermata su Franca Valeri, suo modello. “Franca Valeri è una donna modernissima, ironica, all’età di novant’anni – spiega – Con lei a breve lavorerò ad un progetto per Einaudi”.

Ai ragazzi del Giffoni Experience, la Littizzetto non fornisce “indirizzi” particolari per il futuro: “Credo che ogni persona debba essere ciò che sente, senza seguire un modello preciso. Una ragazza può anche diventare una velina, se sculettare è la sua aspirazione”.

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