Paolo Bonolis: "Oggi in tv non si cercano più nuove terre"
Il presentatore: "Per i bambini non esiste un programma dedicato a loro: non hanno un punto di riferimento con la realtà". Ai giurati: "Quello che il mondo vorrebbe voi foste, non corrisponde mai a quello che siete"
Con “cinque figli e due Sanremo sulle spalle”, la sua grinta e la sua inconfondibile verve, è stato Paolo Bonolis a calcare per primo le tavole del Giffoni Film Festival 2011.
Sorridente e frizzante, come nei suoi programmi tv, il presentatore più amato da grandi e piccini ha aperto il suo incontro con la stampa esprimendo rammarico per l’attuale natura “coloniale” della televisione: “Un tempo la tv era pioneristica. Oggi, invece, non si cercano più nuove terre, ma si tende a coltivare quelle che già si conoscono. La tv avrebbe bisogno di rinnovarsi: non ci sono più palinsesti, ma palinsisti”. Ingrediente fondamentale che manca alla tv di oggi, secondo il conduttore, è lo stupore che Bonolis ricerca nei bambini: “Bisogna che i bambini tornino a stupirsi, è necessario ritrovare la luce che brilla nei loro occhi: non devono diventare criceti che girano su una ruota – ha continuato – La loro spontaneità va stimolata, se no ci troviamo con bambini che recitano a fare i bambini”.
E a proposito di piccoli spettatori, Bonolis guarda con rimpianto al suo Bim Bum Bam: “Oggi per i bambini ci sono solo cartoni animati, non esiste un programma dedicato a loro: non hanno un punto di riferimento con la realtà". Nonostante il trend, tuttavia, Bonolis annuncia il nuovo preserale in onda da settembre su Canale 5: “Si tratta di un programma pensato per piacere anche ai bambini, ho un’idea che devo condividere: vediamo se le persone con cui parlerò saranno pionieri o coloni”. Riflettori puntati, quindi, sul falso flop de “Il Senso della Vita”: “Per un programma di contenuto, non di varietà, raggiungere il 14/16% di audience è un ottimo risultato: un giornalista, tuttavia, lo ha definito flop e non lo vedremo più in prima serata”. E addio pure a “Ciao Darwin” come annunciato dallo stesso Bonolis che a proposito della Rai e del servizio pubblico ha commentato: “Ciò che mi stupisce è lo stupore: si sa che in Italia va così. In questo Paese accade di molto peggio, ma il vero problema non sono le cose che accadono, ma il fatto che le si lascino accadere: siamo correi."
Bonolis si è anche soffermato sul suo fedele compagno di palco, Luca Laurenti: "Il nostro sodalizio finirà solo nel momento in cui uno dei due morrà prima dell'altro e chi resta dei due passerà la vita a disperarsi. – ha spiegato sorridendo Bonolis – Laurenti è una persona né più stupida, né più furba di altre, ma è una persona che si trova altrove, in un mondo che neanche lui conosce . Averlo accanto diverte più me che i bambini”. Ed inevitabilmente insieme al maestro, Bonolis sarà anche nel prossimo spot Lavazza: “Stavolta scenderemo sulla terra e convinceremo gli umani che le cialde non sono tutte uguali, visto che le nostre sono quelle buone”. Non è mancato neanche il riferimento alla pubblicità del Nespresso con George Clooney: “Loro sono svizzeri e poi io mica lascio Luca Laurenti, mentre lui la Canalis sì". Ha elogiato il Giffoni Film Festival, quindi, il primo ospite: “È un’idea pazzesca. Pur non potendosi permettere la Costiera Amalfitana, ma avendo come location Giffoni, il festival ha dimostrato come l’idea sia più forte del contenuto”. Salutato da scroscianti applausi, quindi, Bonolis ha incontrato i ragazzi/giurati a cui ha consigliato di non rinunciare mai al loro pensiero: “Quello che il mondo vorrebbe voi foste, non corrisponde mai a quello che siete”, ha concluso il presentatore che ha “riempito” la prima giornata del Giffoni Film Festival con sorrisi spensierati e contenuti profondi.