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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Ponticelli / Via Argine

Whirlpool, rallenta la trattativa sul Consorzio: prossimo incontro il 13 aprile

È proprio il progetto di Adler, capofila delle imprese aderenti, quello non ancora esposto. Intanto Whirlpool si dice disposta a vendere l'immobile di via Argine "ad un prezzo simbolico"

È ancora in alto mare il Consorzio sistema Campania, il cui progetto è dare vita all'ex sito Whirlpool di Napoli ad un hub per la smart mobility. Oggi c'è stata una riunione di oltre 6 ore, al Mise, con i sindacati, la struttura di crisi del Mise e Invitalia.

Il 13 aprile è stato convocato un nuovo incontro. I sindacati a questo punto esigono il dettaglio delle proposte, soprattutto quella che avrebbe dovuto mettere nero su bianco il gruppo Adler che ha rinviato la presentazione. Al momento sono 3 i progetti che le 4 società aderenti al pool di imprese hanno messo sul tavolo: il progetto Ujet della Garnet Service per la produzione di scooter elettrici con batterie sudcoreane con cui occupare già entro l'estate 30 persone nel sito già attivo di Caserta per poi salire a 75 e a 35 in quello napoletano entro il 2023; quello della MiidSummer, azienda svedese con una filiale a Bari per la produzione di batterie allo stato solido con tecnologie avanzate da mettere a disposizione anche di altre aziende che occuperebbe 110 lavoratori entro 36 mesi di cui 30 entro fine 2022; e l'Enivsion che lavorerebbe sulle app per Smart City, dai semafori intelligenti alle infrastrutture fino all'assemblaggio di arredi intelligenti.

Il gruppo Adler, capofila del Consorzio, dunque, ha sì prospettato la possibilità di sviluppare un progetto in uno dei siti campani, ma ha dichiarato di non essere ancora pronta ad esporlo perché in trattativa con un partner internazionale riservandosi di farlo nella prossima riunione. Resta però, dicono i sindacati in una nota unitaria, non ben definito il piano nel settore dell'idrogeno per il sito di via Argine.

Whirlpool intanto, dal canto suo, ha confermato al Mise di essere disponibile, in un termine ragionevole, a vendere a un "prezzo simbolico" l'immobile di Napoli, "nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, a uno o più soggetti, incluso soggetti pubblici", che si impegnino in un loro progetto di reindustrializzazione e che garantiscano l'assorbimento dei 371 lavoratori di via Argine attualmente in Naspi.
Il ministero del Lavoro inoltre sta verificando la compatibilità di sommare la indennità di frequenza ai corsi di formazione regionali con la Naspi; ma sul punto ha pesato l'indisponibilità della Regione Campania. Intanto il Prefetto di Napoli ha convocato un tavolo di urgenza già domani.

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