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Economia

Pasqua, il Covid è alle spalle: tornano in città turisti da ogni parte del mondo

Strutture ricettive vicinissime ai numeri del 2019. Ma la guerra in Ucraina mette gli albergatori in difficoltà per le forniture

Il Covid, almeno dal punto di vista dell'afflusso turistico a Napoli, adesso è davvero alle spalle. A dirlo sono i dati delle strutture ricettive, che per questa Pasqua - e per il weekend seguente in una sorta di lungo ponte fino al 25 aprile - registreranno in molti casi il sold out.

Gli ingressi a Napoli saranno soprattutto da paesi europei come Francia, Spagna e Germania, e non mancherà il ritorno di statunitensi e canadesi, al contrario delle prime previsioni che si facevano allo scoppiare della guerra in Ucraina. Nel 2019 la classifica era questa: c'era il primo posto della Francia con 250mila presenze l'anno, seguita dagli Stati Uniti a quota 238mila e Spagna a quota 188mila.

I mesi di aprile e maggio sono storicamente i migliori dell'anno per la città dal punto di vista dell'afflusso turistico, e si sta finalmente per tornare a quei fasti, ai livelli della Pasqua 2019. "A Pasqua - ha sottolineato al Mattino il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo - siamo all'80 per cento. Siamo quasi al 90 per cento di tre anni fa. Dobbiamo lavorare per arrivare a questi livelli non solo nei weekend, ma anche nel corso della settimana, quando mancano eventi e congressi". Izzo segnala una "ripresa del mercato internazionale, soprattutto Ue. L'allentamento delle misure anti-Covid ha dato impulso al mercato intercontinentale". Anche nei bed and breakfast si annuncia il tutto esaurito, secondo il presidente Abbac Agostino Ingenito.

Ci sono però dei problemi. Lo scenario internazionale ha portato ad un aumento dei costi per le forniture. Parliamo di spese energetiche ma anche alimentari. Il weekend pasquale sarà, in ogni caso, l'alba di una potenziale rinascita del turismo in città.

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