Mozzarella di bufala campana: produzione costante da marzo a ottobre
Possibile grazie all'impegno per destagionalizzare parti delle bufale. Questi i risultati emersi dal monitoraggio certificato dal Dipartimento di Qualità Agroalimentare
La mozzarella di bufala campana Dop è al vertice delle produzioni certificate del Centro-Sud Italia e tra le prime a livello nazionale: quarto formaggio Dop italiano per volume, terzo per valore della produzione.
Importanti - si legge in una nota del Consorzio di Tutela - i numeri che caratterizzano l'anno 2015 di questo eccellenza campana con una produzione che supera i 41 milioni di kg, oltre 160 milioni di kg di latte trasformato, 102 caseifici coinvolti, 1.371 allevamenti iscritti all'organismo di controllo e l'export che rappresenta il 25% della produzione certificata, con una tendenza all'aumento vista la crescente popolarità sia nei mercati consolidati come la Francia, Germania e Stati Uniti, sia in nuove destinazioni come il Medio Oriente, Sud-Africa e America Latina.
La produzione di mozzarella di bufala campana Dop fa, inoltre, fa adesso importanti passi avanti e supera i problemi legati alla stagionalità, diventando costante a partire dal mese di marzo fino a quello di ottobre. Una cosa possibile grazie all'impegno profuso affinché fosse possibile destagionalizzare parti delle bufale.
Questo l'annuncio del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campania, riportato dal Mattino, in seguito ai risultati del monitoraggio certificato dal Dipartimento di Qualità Agroalimentare, organismo che certifica la produzione Dop, eseguito nei 1371 allevamenti censiti nel 2015 tra Napoli, Salerno, Caserta, Benevento, Frosinone, Roma, Latina, Foggia e Isernia.
La produzione di latte bufalino viene destinata alla produzione dell'oro bianco Dop d'estate, mentre le eccedenze invernali, quando usualmente scendono i consumi, vengono destinate ai semilavorati della denominazione o declassati. In questo quadro, ha detto il neo direttore del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Pier Maria Saccani, «non è all'ordine del giorno il via libera al congelamento del latte. Vogliamo piuttosto intervenire, visto il forte interesse manifestato nei canali Ho.re.ca, pizzerie gourmet e da grandi chef, su una valorizzazione dell'offerta, magari differenziata per areali di produzione, e sulla pianificazione della produzione, di concerto col ministero delle Politiche agricole».
