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Martedì, 30 Aprile 2024
Cultura

Teatro San Carlo, esposte nelle teche le locandine del 1968

Com'erano i costi dell'epoca

Per chi si dovesse trovare ad attraversare i portici del teatro San Carlo di Napoli durante queste giornate ferragostane sarà colto da un attimo di smarrimento...I curiosi che punteranno lo sguardo alle teche del Massimo Partenopeo noteranno affisse le locandine che pubblicizzano concerti corali in programma la stagione 1968; Esatto, avete letto bene, 1968!. Ma tranquilli, a meno che non possediate una DeLorean, non siete stati catapultati nel passato come Mike di Ritorno al Futuro..Il teatro San Carlo infatti ha voluto ricordare una stagione importante, punto di svolta della propria storia. Proprio nel 1968 infatti il Massimo Napoletano entra a fare parte, insieme ad altri 11 teatri lirici Italiani del calibro, tra gli altri, del teatro Massimo di Palermo, del teatro alla Scala di Milano, della Fenice di Venezia etc., etc., della lista degli ENTI LIRICI Autonomi. La legge n. 800 del 1967 infatti riconosce la lirica e la concertistica attività di rilevante interesse generale per lo sviluppo culturale della Nazione. Al Teatro di San Carlo e Company veniva così riconosciuto lo status di polo di produzione delle arti musicali, operistiche e coreutiche. Tale riconoscimento ha rappresentato un obiettivo storico che riconosce al Lirico Napoletano un ruolo centrale nello sviluppo sociale e culturale del territorio.

teche san carlo (2)

Fa un certo effetto notare pubblicati, sulle sobrie pergamene color paglierino i listini dell'epoca. Da questi si nota che all'ora i settori di platea erano 3 anziché i 4 di oggi con un costo che oscillava dalle 4000 alle 5000 lire per i posti di prima e seconda zona (probabilmente le odierne poltronissima oro e poltronissima), per scendere drasticamente a lire 1200 per una poltrona in galleria (attuale platea). Attualizzando la cifra si noterà che un posto privilegiato sarebbe costato oggi poco più di 50 euro contro gli 11 di un posto di platea, mentre i posti di palco, senza distinzione tra parapetto e non, andavano dalle 2000 alle 4000 lire fino alla quarta fila per poi scendere tra 400 e 800 lire per le file cinque e sei ovvero poco più dei quattro/otto euro odierni. Chiedersi per quale motivo oggi il costo per gli stessi posti di platea oscilla tra gli 80 ed i 110 euro è lecito. È giusto però chiarire che la conversione, tra l'altro puramente indicativa, non tiene conto di numerosi fattori che hanno inciso massicciamente sugli extra costi di produzione facendoli lievitare oltre modo; è sufficiente considerare l'incremento del costo del lavoro, l'incremento delle voci di costo delle spese energetiche e soprattutto gli adeguamenti alle normative sulla sicurezza che hanno ridotto la capienza massima da 3285 posti agli odierni 1386. Il Teatro San Carlo rappresenta per Napoli e la Campania un valore da tutelare ed innovare. Una nuova stagione è ormai alle porte; i cambiamenti ci sono e con essi le novità. Al nuovo Sovrintendente Carlo Fourtes non possiamo che augurare di riuscire a capitalizzare al meglio tutto ciò.

(Di Pasquale De Luca)

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