rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura Posillipo / Largo Donn'Anna

Palazzo Donn’Anna, a metà tra la terra e il mare di Posillipo

Sull'imponente struttura progettata dal Fanzago e rimasta incompiuta aleggiano ancora oggi numerose leggende

A lui si deve, per esempio, l’approdo a mare. Ma i lavori si fermarono a due anni dall’inizio, a causa della prematura morte di Donn’Anna (durante un’insurrezione legata alla temporanea caduta del viceregno), lasciando l’edificio incompiuto. In sostanza, come lo conosciamo oggi, arroccato sulle pendici di Posillipo a diretto contatto con il mare. Tra il 1800 e il 1900 ha cambiato numerose destinazioni d’uso: prima ha ospitato una fabbrica di cristalli, poi un albergo e ancora la Banca d’Italia nel 1894; oggi è interamente destinato ad abitazioni private. Di Palazzo Donn’Anna, Matilde Serao scrive con passione nelle sue Leggende napoletane, descrivendo un luogo contraddittorio tra onde e brezza marina. È proprio la scrittrice a fare riferimento a un altro mito legato a Palazzo Donn’Anna: quello che vede la bellissima Mercedes, nipote del vicerè, sparire misteriosamente dopo un ballo, durante il quale avrebbe baciato (ufficialmente per esigenze di copione, ma in modo un po’ troppo appassionato) il nobile Gaetano di Casapenna, presunto amante proprio della viceregina, che avrebbe provveduto a farla scomparire. Sarebbero sue le grida che, ancora oggi, qualcuno giura di sentire passeggiando nei sotterranei.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palazzo Donn’Anna, a metà tra la terra e il mare di Posillipo

NapoliToday è in caricamento