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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura

Venezia 77, un festival a prova di Covid dove non manca il cinema prodotto a Napoli

Presentati i film della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un’edizione con tante registe e con molti protagonisti campani. Ad aprire la kermesse ‘Lacci’ diretto da Lucchetti tutto girato a Napoli

La 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà ricordata come l’edizione colta e raffinata che entusiasma i cinefili più puri. Una selezione che sicuramente risente del Covid con programmazioni, tra gara ufficiale, il concorso ‘Orizzonti’ e le sezioni collaterali, prive di grandi star e passerelle glamour dove sono assenti i titoloni americani.

Tutto come prevedibile in cui è in prima linea il cinema d’autore con pellicole dirette da nomi noti nei circuiti dei festival mondiali come Kurosawa, Amos Gitai, Andrei Konchalovsky e la francese Nicole Garcìa.

Un festival che punta anche alla scoperta di nuovi registi dove massiccia è la presenza del cinema italiano. “Il cuore della Mostra è salvo anche se leggermente ridotta con 62 film presenti tra la selezione ufficiale e quella collaterale- dice Alberto Barbera, direttore artistico del settore Cinema- La selezione italiana è di alta qualità. Il cinema italiano sta avendo un momento felice nonostante il blocco delle produzioni. Il nostro cinema sta vivendo una nuova stagione creativa nell'esplorazione di nuovi linguaggi che guardano sempre più al futuro”.

Con intelligenza La Biennale (presieduta per il primo anno da Roberto Cicutto), Alberto Barbera con il suo team di selezionatori vanno avanti strutturando una Mostra del cinema a prova di Covid e con un programma che osanna l’essenza del cinema, spingendo proprio su produzioni di Paesi che probabilmente potrebbero essere messi meno in risalto senza la vetrina di Venezia.

Un festival al femminile

18 film in concorso nella sezione ufficiale alla quale il direttore Barbera non esclude di annunciare nelle prossime settimane l’aggiunta di qualche nuovo titolo.

Non ci sono esclusioni geografiche. Infatti, saranno presenti produzioni anche di paesi che sono ancora sotto il Coronavirus come il Brasile. Altro dato interessante è che 8 dei 18 film in gara sono diretti da donne” sottolinea Barbera.

Nell’edizione che ha come presidente della giuria la divina e pluripremiata Cate Blanchett, i film di queste otto autrici sono sicuramente tra quelli che incuriosiscono di più pubblico e addetti ai lavori. C’è Nomadland della regista di origine cinese Chloè Zaho prodotto e interpretato dall’attrice Frances McDormand che potrebbe essere tra i contender ai prossimi premi Oscar, mentre sul fronte italiano ci sono Susanna Nicchiarelli con Miss Marxx film girato in inglese che racconta le vicende della figlia minore di Karl Marxx ed Emma Dante con l’adattamento della sua pièce Le Sorelle Macaluso (la Dante attualmente sta lavorando alla regia della Bohème di Puccini che a dicembre aprirà la stagione della lirica del Teatro di San Carlo di Napoli).

Gli italiani in gara sono quattro. Oltre alla Nicchiarelli e Dante sono in concorso il documentarista Gianfranco Rosi, il quale dopo il Leone vinto con Sacro Gra, Orso d’Oro e Nomination agli Oscar con Fuocoammare torna al Festival con Notturno e il regista Claudio Noce con Padrenostro, film che vede l’esordio come produttore di Pierfrancesco Favino oltre a essere uno dei protagonisti.

L’apertura della Mostra del cinema con il film Lacci

Come annunciato ad aprire il Festival di Venezia il 2 settembre sarà Lacci di Daniele Lucchetti tratto dall’omonimo libro dello scrittore napoletano Domenico Starnone che insieme a Lucchetti e a Francesco Piccolo ha firmato anche la sceneggiatura.

Presentato fuori concorso, c’è grande attesa per questo film ambientato nella Napoli dei primi anni ’80 che riunisce il meglio del cinema italiano. Per raccontare la crisi e i tradimenti di una coppia sposata Lucchetti ha scelto Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando e Giovanna Mezzogiorno.

Quando ho letto per la prima volta Lacci ho trovato domande che mi riguardavano e personaggi nei quali era difficile non identificarsi. Attraverso una storia familiare che dura trent'anni, si esce con una domanda: hai permesso alla tua vita di farsi governare dall’amore? Lacci è un film sulle forze segrete che ci legano. Con questo film sono onorato di aprire le danze del primo grande festival di un tempo imprevisto - commenta Daniele Lucchetti e aggiunge - Negli ultimi tempi abbiamo avuto paura che il cinema potesse estinguersi. E invece durante la quarantena ci ha dato conforto, come una luce accesa in una caverna. Oggi abbiamo una consapevolezza in più: i film, le serie, i romanzi, sono indispensabili nelle nostre vite”.

Se Lacci girato interamente a Napoli apre il festival, a chiuderlo il 12 settembre sarà un altro film fuori concorso, Lasciami Andare di Stefano Mordini. Anche in questa pellicola c’è un filo di Napoli per la presenza delle napoletane Valeria Golino, Serena Rossi e Antonia Truppo che insieme a Stefano Accorsi e Maya Sansa sono interpreti di un toccante thriller psicologico girato lo scorso inverno a Venezia proprio durante le travagliate settimane vissute dalla città a causa dell’acqua alta.

Fuori concorso c’è anche il documentario del candidato all’Oscar Luca Guadagnino che con il biopic Salvatore, Shoemaker of Dreams, fa un ritratto su Salvatore Ferragamo che da apprendista ciabattino a Napoli ha conquistato con il suo marchio Hollywood.

I napoletani presenti nelle sezioni collaterali

Anche quest’anno le produzioni napoletane sono presenti nelle sezioni autonome e parallele del festival tra lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi.

Un ruolo toccante per l’attore napoletano Salvatore Esposito protagonista di Spaccapietre (Una Promessa) di Gianluca e Massimiliano De Serio, unico film italiano in competizione nelle Giornate degli Autori.

Bella soddisfazione per Ladoc, Parallelo 41 produzioni di Antonella Di Nocera e per tutto lo staff del MANN che per Le Notti Veneziane delle Giornate degli Autori presenteranno in prima mondiale Agalma di Doriana Monaco.

Con le voci narranti degli attori Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, Agalma è un documentario che coglie la bellezza del Museo Archeologico Nazionale di Napoli evidenziando anche relazioni intime e invisibili che si realizzano al suo interno. La cinepresa di Doriana Monaco osserva ciò che accade ogni giorno negli ambienti del museo, soffermandosi sulla quotidianità dei lavoratori, alle prese con interventi delicatissimi che necessitano di cura. La produzione del film è iniziata nel 2018, con la nomina del direttore Paolo Giulierini, testimoniando, così, anche il rinnovamento e la costruzione di un nuovo modello di gestione che il Mann ha proposto negli ultimi anni.

A sorpresa è celebrato il talento di James Senese con il documentario di Andrea Della Monica, James. Prodotto da Arealive, il film ripercorre la vita del musicista e il suo percorso artistico che ha come nucleo fondamentale la formazione della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta.

Le misure anti Covid

La Biennale di Venezia sta seguendo con la massima attenzione l’evoluzione dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus e sta elaborando, in accordo con gli organi di controllo nazionali e regionali, un piano di sicurezza anti Covid-19 da attuare durante la 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Le attività del Festival di Venezia si svolgeranno prevalentemente dal vivo ma l’organizzazione sta pianificando nei minimi dettagli ogni momento dei 10 giorni festivalieri per evitare assembramenti.

La biglietteria sarà esclusivamente online, in modo da evitare code. Tutti i partecipanti tra spettatori e accreditati saranno tracciati mentre accedono alle sale o alle altre aree funzionali all’interno degli edifici.

Il distanziamento sociale sarà super rigido sia nelle sale durante le proiezioni che per le attività con sedie numerate e accesso ridotto alle aree interne. Il distanziamento dovrà essere rigoroso anche tra congiunti.

L’obbligo della mascherina è tassativo anche nei luoghi esterni e fino all’inizio delle proiezioni nelle sale.

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