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Cultura Via Toledo

Da De Nittis a Gemito, a palazzo Zevallos una mostra imperdibile (FOTO)

La sede museale di Intesa Sanpaolo ospita fino all'8 aprile una mostra che indaga il rapporto artistico tra Napoli e Parigi tra XIX e XX secolo. Si segnalano, oltre ai capolavori di Gemito, De Nittis e Mancini, splendide opere di Rossano e Toma

È stata inaugurata oggi la mostra "Da De Nittis a Gemito. I napoletani a Parigi negli anni dell'impressionismo", visitabile da questa sera (ingresso eccezionalmente gratuito dalle 20:00 alle 21:30) fino all'8 aprile 2018. L'esposizione ricostruisce i rapporti - controversi - tra gli ambienti culturali di Parigi, nucleo della nuova arte contemporanea tra XIX e XX secolo, e gli artisti napoletani che in quegli anni emigrarono in Francia. Tra questi De Nittis (nativo di Barletta ma formatosi a Napoli), lo scultore Gemito e il suo grande amico Totonno Mancini. Per De Nittis il trasferimento a Parigi fu un successo: legato in un primo momento al mercante d'arte Goupil, De Nittis fu capace di assurgere a un ruolo apicale nella vita culturale parigina, guadagnando molti soldi, costruendosi fama mondiale e diventando riferimento per gli altri giovani napoletani emigrati. Gemito e Mancini furono invece triturati dalla bella vita francese. Lo scultore tornerà a Napoli malato, senza soldi e prossimo alla pazzia.

Da De Nittis a Gemito, a palazzo Zevallos una mostra imperdibile (foto schiavon / ufficio stampa intesa sanpaolo)

L'inaugurazione è stata affidata ad Antonio De Nunzio, responsabile di Palazzo Zevallos, e al curatore della mostra Fernando Mazzocca. "Napoli doveva reinventarsi alla fine dell'800", ha spiegato Mazzocca. "Aveva perso il rango di capitale per diventare un semplice capoluogo della neonata nazione italiana. L'ambiente culturale doveva contribuire a dare nuovo slancio a una città umiliata. Per questo Napoli fu un laboratorio dell'arte moderna, grazie a personalità geniali come quella di De Nittis, Palizzi, Gemito, Morelli, Mancini". La mostra è imperdibile: l'allestimento esalta i diversi stili e lascia spazio alla riflessione. Con i capolavori di Gemito e Mancini segnaliamo le opere poco conosciute di Rossano ("Fiera dei buoi a Capodichino") e di Toma ("Un rigoroso esame del Sant'Uffizio"). La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:30), sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:30), lunedì chiuso. Biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro.

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