Antonella Capobianco “nei nostri sogni” scava nella psiche e nei comportamenti dell’uomo in maniera insolita
Primo romanzo per la scrittrice
Un pretesto per parlare di tematiche forti di carattere sociale da cui non possiamo più prescindere ai giorni nostri: quelle dell’incomunicabilità tra genitori e figli, del coming out in famiglia e della triste piaga dell'omofobia. Prova a farlo “Nei nostri sogni”, il libro dell’esordiente Antonella Capobianco, che affronta disagi e piaghe della società importanti attraverso una vicenda soprannaturale, senza sottrarsi ad una sfida impegnativa e rischiosa e facendolo con sensibilità, lucidità e attenzione che solo chi ha toccato con mano certi aspetti può sviluppare. Volume pubblicato da PAV Edizioni quest'anno e disponibile nelle librerie (su ordinazione), nonché acquistabile su Amazon. Nella prima fatica letteraria della napoletana Capobianco, esordiente assoluta con una grande passione per l'arte e per la scrittura, le tematiche come la morte, le attese e le occasioni mancate della vita passano sotto la lente dell'elemento soprannaturale, e a tratti anche del paranormale, per approdare nell'attualità con cui dobbiamo fare i conti. I sogni diventano pertanto, al di là di ogni credo spirituale e religioso, lo strumento attraverso cui Emma continua a comunicare con uno dei suoi due figli, a causa della perdita improvvisa che sconvolge totalmente il suo nucleo familiare. Un evento inatteso che mette in moto anche scoperte decisive e svela i segreti meglio nascosti tra i suoi cari, perfetti sconosciuti l'uno per l'altro.
Tanti i temi toccati pregnanti e quanto mai a noi vicini: dall'assenza di comunicazione, seppur nell'era dell'interconnessione, che solo apparentemente include all' omosessualità, l'omofobia che emergono e si intrecciano alle visioni oniriche e alla vita ultraterrena della giovane madre Emma, impegnata nella prova più difficile di tutte: guidare gli uomini della sua vita verso un’elaborazione del lutto e verso il superamento delle sfide più gravi, con tutto l’amore materno possibile.
Antonella Capobianco è napoletana d'origine ma ha vissuto a Torre del Greco fin da piccola. Appassionata di letteratura e arte (dipinge anche, sul suo account instagram è possibile vedere quadri e dipinti più recenti), ha sempre avuto una grande passione e un amore sconfinato per la scrittura, e fin da giovanissima si è dedicata alla creazione di mondi immaginari, storie in cui far muovere pensieri e personaggi di fantasia e di ispirazione reale. Ha anteposto i doveri di madre e la sua famiglia alla vocazione giornalistica e letteraria. Collabora con una onlus che si occupa di disagi psichiatrici, un'associazione che si pone l'obiettivo di abbattere lo stigma che circonda chi soffre di disturbi mentali.