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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sentenza Eternit, i familiari delle vittime: "Uno scandalo, ma la battaglia non si ferma"

"552 vittime ed un disastro ambientale immane" è il costo enorme pagato dal quartiere partenopeo che rischia di non avere giustizia. Anche de Magistrs si è detto "molto amareggiato" dalla decisione della Cassazione

Arriva come un macigno sui familiari delle vittime dell'amianto, che hanno respirato polveri letali nei 4 stabilimenti italiani della Multinazionale Eternit dal 1966 al 1986. la decisione della Cassazione: la condanna per disastro ambientale doloso con il quale la Procura di Torino aveva mandato sotto processo il magnate elvetico Stephan Schmidheiny e la Corte di Appello, il 3 giugno del 2013, lo aveva condannato a 18 anni di reclusione e a pagare 89 milioni di euro di indennizzi, è annullata per prescrizione (già maturata al primo grado di giudizio).

"Un vero è proprio scandalo, che lascerebbe senza giustizia e risarcimento le 3500 vittime finora contate" spiega, in un nota, l'associazione "Mai più amianto" formata dai familiari di vittime dello stabilimento di Bagnoli.

"552 vittime ed un disastro ambientale immane" è il costo enorme pagato dal solo quartiere partenopeo che rischia di non avere giustizia. La battaglia, però, assicura l'associazione, non è finita qui

Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato la decisione della Cassazione, dicendosi "molto amareggiato" . Il primo cittadino partenopeo ha spiegato che "ci troviamo ormai di fronte a una sfilza di sentenze che non riescono a produrre giustizia, pur rispettando i canoni delle legalità formale", citando ad esempio la vicenda di Stefano Cucchi, del terremoto dell'Aquila, dell'Eternit, la recente sentenza nel processo sulle minacce a Roberto Saviano e "quello sulla trattativa Stato-mafia nel quale sembra che a rischiare siano i magistrati".

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