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Nuova pista ciclabile, la denuncia: “I percorsi sono surreali”

Il consigliere della IV Municipalità Enrico Cella lamenta, nella zona di Castel Capuano, piste ciclabili frammentarie e spesso occupate da auto in sosta. Nonché sbarrate da catene

Dovrebbe essere una pista ciclabile, quella nei pressi di Castel Capuano: eppure a molti sembrano spezzoni scollegati, spesso occupati da auto in sosta. La denuncia è del consigliere della IV Municipalità Enrico Cella: “Il percorso ciclabile per essere efficace dovrebbe prevedere piste in rete e non spezzoni isolati o scollegati – spiega – Al Comune evidentemente non importa se il manto stradale su cui insistono le piste ciclabili presenta buche, dissesti, sprofondamenti, avvallamenti e se la strada è occupata perennemente da veicoli in sosta selvaggia, o se addirittura come più volte rilevato finisce senza alcuna continuità”.

Senza contare che un tratto addirittura è sbarrato da una catena. “Segnaliamo inoltre con prove fotografiche che manca la segnaletica stradale verticale – va avanti il consigliere – che deve essere articolata in tre cartelli rotondi con sfondo blu di inizio, che indicano il punto da cui vige l’obbligo di utilizzo e tre di fine pista, dove l’obbligo decade”.

“Ci troviamo di fronte all’ennesimo spreco di fondi pubblici da parte del Comune di Napoli – è il parere di Cella – che pur di giustificare una spesa assurda come da più parti riconosciuta continua a proseguire alla realizzazione di surreali piste ciclabili. Il paradosso dei due pesi e delle due misure di non voler veder e non sentire è nella ingiustizia perpetrata ai danni degli ambulanti di piazza Giovanni Leone, che nella prossimità delle feste Natalizie, dopo quasi cinque anni e con tributi pagati regolarmente, senza alcun rispetto per la dignità umana sono stati privati dei mezzi necessari indispensabili per il sostentamento delle propri famiglie”.

Il riferimento è allo sgombero avvenuto pochi giorni fa, nel corso del quale però è emerso che gran parte dei venditori era irregolare. “Invitiamo il Comune di Napoli e la polizia municipale ad occuparsi di situazioni ben più gravi”, è la chiosa del consigliere municipale.

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