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Scuole elementari e medie, da quest'anno addio alle bocciature?

Sono le nuove norme varate dai governi Renzi e Gentiloni. Basterà un solo professore favorevole alla promozione: bocciatura prevista solo in casi eccezionali (troppe assenze). La scuola dovrà attivare percorsi di recupero per le lacune dello studente

Se ne è parlato per diversi anni, ora la riforma della Buona Scuola voluta dal Governo Renzi, prima, e Gentiloni, poi, ha reso possibile una modifica al sistema. Una modifica che, nelle intenzioni del Governo, dovrà contenere il tasso sulla dispersione scolastica - in Italia ancora molto alto rispetto ai parametri europei. Parliamo della bocciatura alle elementari e alle medie: dal prossimo anno scolastiico 2017/2018 diventerà molto più difficile far perdere un anno a bambini e ragazzi fino ai quattordici anni. La temuta pratica della 'bocciatura' sta lentamente sparendo. E proprio a Napoli, negli scorsi anni, si sono registrati diversi record per numero di studenti bocciati. 
Per i professori - lo stabilisce il decreto 62, aprile 2017 - dovrà esserci unanimità per bocciare uno studente: anche un solo professore contrario significherebbe promozione. Non solo: anche in caso di unanimità il collegio di professori dovrà fornire motivazioni valide a supporto della decisione. I voti bassi, ad esempio, non saranno sufficienti a giustificare una bocciatura. Gli studenti dai bassi voti, ma comunque presenti in aula, dovranno essere 'riformati' secondo un nuovo programma didattico che dovrà essere stabilito dai professori. La scuola dovrà trovare il modo - e vale per elementari e medie - di consentire ai singoli studenti di colmare le proprie lacune senza perdere l'anno. 

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