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Economia

Saldi Estivi 2021, manca ancora la data di inizio in Campania

Gran parte delle regioni italiane ha fissato l'inizio degli sconti per i primi giorni di luglio, mentre nessuna decisione ancora è stata presa nella nostra regione

Non c'è ancora la data di inizio dei saldi estivi 2021 in Campania. Mentre gran parte delle regioni italiane ha fissato l'inizio degli sconti per i primi giorni di luglio, nessuna decisione ancora è stata presa nella nostra regione.

La Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive della Regione Campania, competente in materia, con decreto dirigenziale n. 228 del 24.06.2021, ha preso atto dei risultati della Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 17 maggio 2021 che ha indicato la data di inizio dei saldi estivi 2021 nel giorno 3 luglio 2021 ed ha avviato l'iter di proposta alla Giunta Regionale di apposita delibera di individuazione delle date di inizio e fine periodo di vendite di fine stagione.

Il calendario nelle altre regioni

La prima regione italiana in ordine di tempo a partire con gli sconti estivi sarà la Sicilia il 1° luglio, seguita dalla Basilicata 24 ore dopo. Il 3 luglio, poi, sarà il turno di Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.

Una scelta diversa è stata presa, invece, dalla Regione Puglia, che avvierà le vendite di fine stagione 2021 solamente il 24 luglio. Dichiarato anche il divieto di vendite promozionali nei 40 giorni precedenti. La decisione è stata presa a seguito delle richieste avanzate dalle organizzazioni di categoria, tra cui Confcommercio Puglia.

In merito ai saldi estivi 2021, la Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni aveva divulgato la volontà di fissare orientativamente al 3 luglio la data di inizio delle vendite straordinarie. 

"L’indirizzo emerso in sede di Conferenza delle Regioni di mantenere una data unica dei saldi al primo sabato di luglio, pur spiazzando alcuni territori, risponde all’esigenza di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown e di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda. Un comparto che, pesantemente vessato dalle chiusure imposte in zona rossa per decreto, nel bel mezzo della primavera, deve fare i conti con ordini effettuati dieci mesi prima e prodotti che, se non venduti entro la stagione, sono suscettibili a notevole deprezzamento. La data unica, soprattutto in un momento così delicato per il ritorno ad una nuova normalità, evita una inutile competizione tra regioni. Rimane, quindi, indispensabile un intervento governativo capace di sostenere la filiera della moda, dalla produzione alla distribuzione, sul tema delle eccedenze di magazzino. E’ quanto mai urgente il contributo sotto forma di credito d’imposta del 30% delle rimanenze. Solo così potremo affrontare il presente con la giusta predisposizione e propensione agli acquisti della prossima collezione. Senza correttivi, l’intera filiera è a rischio", ha dichiarato il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi

(aggiornato il 30 giugno alle ore 12.30)

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