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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Attrattività locale, Napoli fanalino di coda del Paese

Il Centro Studi di Assirm ha individuato un indicatore per valutare l'attrattività dei capoluoghi in vista dell'Expo 2015. Città del Sud penalizzate dal nodo delle infrastrutture

Nella classifica dei capoluoghi di Regione più “attrattivi” Napoli è all'ultimo posto. La stangata alla città partenopea arriva dall'indagine del Centro Studi di Assirm (Associazione degli Istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale), che ha individuato - insieme a Gian Carlo Blangiardo, ordinario di demografia all'Università Bicocca - un indicatore di “attrattività”, denominato appunto Ial, Indicatore Attrattività Locale. L'obiettivo dell'indagine era cogliere la capacità attrattiva del Paese in vista dell'Expo 2015.

Sulla base di dati disponibili da fonti pubbliche, come quelli provenienti dal Ministero dell’Economia e della finanza e dall’Istat, lo Ial ha fotografato le caratteristiche economiche, demografiche e sociali del territorio valutandone la competitività. Ne è nata una classifica che “dà i voti” alle potenzialità economiche, umane, demografiche e sociali dei capoluoghi regionali. A vincere è Trento, seguito da Roma e Perugia. Quarto e quinto posto per Milano e Bologna, mentre la maglia nera va proprio a Napoli, preceduta anche da Palermo e Bari.

Eppure la classifica elaborata da Assirm spesso inverte il luogo comune sul Nord più attrattivo rispetto al Sud. A dimostrarlo il posizionamento di Campobasso al decimo posto, sopra Torino, Venezia, Aosta e Genova. Pesano però i problemi strutturali al Sud, da lì il risultato deludente dei fanalini di coda Bari, Palermo e Napoli. “Il primo posto di Trento conferma che 'piccolo è bello' - ha spiegato Alessandro Amadori, direttore del Centro Studi Assirm - il secondo di Roma ci fa capire che 'grande significa ancora attrattivo'. E probabilmente in futuro lo sarà sempre di più”.

“Lo Ial - ha dichiarato il presidente di Assirm Umberto Ripamonti - è uno strumento che aiuta a comprendere le caratteristiche di un territorio e valutarne la sua competitività, in un momento in cui la competitività è la vera sfida con cui si devono confrontare tutti i territori”. “Il progetto di Assirm, in ottica Expo - ha concluso Ripamonti - è di mappare il territorio italiano, attraverso il livello di benessere, attrattività e potenzialità di sviluppo delle sue città per individuare i comuni virtuosi che possano fungere da esempio per il resto del Paese”. Dai quali, evidentemente, Napoli ha ben più di qualcosa da imparare.

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