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Incidenti stradali

Contromano in Tangenziale: "Aniello Mormile era lucido"

È quanto emerge dalla consulenza che il dottor Ciro Di Nunzio ha depositato nella cancelleria del pm Salvatore Fusco il quale si avvia a chiudere le indagini

Quando a fine luglio scorso Aniello Mormile invertì la marcia in Tangenziale e a fari spenti percorse un lungo tratto, provocando la morte di due persone (Livia Barbato, sua fidanzata, e Aniello Miranda, 48enne di Torre del Greco che stava andando a lavoro), era lucido anche se aveva bevuto alcol.

È quanto emerge dalla consulenza che il dottor Ciro Di Nunzio ha depositato nella cancelleria del pm Salvatore Fusco, il quale, con il coordinamento dell’aggiunto Nunzio Fragliasso, si avvia a chiudere le indagini.

L'omicida non aveva fatto uso di droghe. Nel suo sangue c’erano 2,13 g/l di alcol. La perizia parla di "uno stato di intossicazione acuta", e si sottolinea che gli effetti sulla persona variano a seconda delle caratteristiche genetiche, delle modalità di assunzione e dell’abitudine al bere. Importante la testimonianza di uno dei medici che per primi lo visitarono: "Il paziente era parzialmente lucido".

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